Batman Begins

Claudia Morgoglione

Avere qui in Italia, in un colpo solo, due attori talmente bravi da riconciliarti col cinema - Morgan Freeman e Christian Bale - non è cosa da tutti i giorni. Se poi aggiungiamo un regista di indubbio talento, Christopher Nolan, e una stella hollywoodiana emergente come Katie Holmes (che è anche la fidanzata di Tom Cruise), il menù diventa ancora più ricco. Merito del kolossal Batman Begins, presentato oggi a Roma, e da domani sugli schermi di mezzo mondo.
E si tratta davvero di un film evento, per diverse ragioni: perché solo nel nostro Paese uscirà in ben seicento sale; perché segna la ripresa della serie di pellicole dedicate al personaggio dei fumetti Dc Comics (finora ce n'erano state quattro, con protagonisti Michael Keaton, Val kilmer e George Clooney); perché racconta una parte della vita dell'eroe ancora inespolorata sul grande schermo, e cioè gli inizi, il momento della trasformazione in Uomo-pipistrello; perché si concentra molto sugli aspetti emozionali, psicologici, del protagonista, e poco sui suoi superpoteri (che qui non piovono dal cielo ma sono frutto di un duro allenamento); e per finire, perché ha avuto ottime critiche dai recensori americani, di solito prevenuti - e spesso anche snob - verso i blockbuster, i campioni d'incassi annunciati.
Per non parlare del cast stellare, che comprende star come Morgan Freeman, Michael Caine, Gary Oldman, Liam Neeson. E naturalmente lui, Christian Bale, attore tra i più interessanti del panorama Usa: uno che nella carriera ha collezionato forse pochi film (tra cui American Psyco, che lo lanciò definitivamente), ma tutti "giusti". Compreso quello girato subito prima di Batman Begins, l'inquietante thriller L'uomo senza sonno, per interpretare il quale ha dovuto perdere trenta chili. Per poi riprenderli, e in fretta, per vestire i muscolosi panni del supereroe: "Certo, la contemporaneità dei due copioni non mi ha aiutato - racconta oggi il protagonista - anche Chris (Nolan, ndr) era preoccupato che fisicamente, dopo L'uomo senza sonno, non sarei riuscito a riprendermi. Per farlo ho vissuto tante noiose giornate a mangiare tanti cibi belli grassi, e ad allenarmi con i pesi, prima di imparare le arti marziali e lo stile ninja".
Il tutto per dare credibilità a un personaggio che, nella finzione cinematografica, si sottopone a un allenamento ancora più estenuante. Il film infatti inizia con il ventenne Bruce Wayne ancora ossessionato dalla morte violenta dei genitori, e anche dalla fobia dei pipistrelli. Viaggiando per il mondo, tra le cime del Butan conosce un mentore chiamato Ducard (Liam Neeson), appartenente a una misteriosa organizzazione (la League of shadows), che gli insegna a combattere con le tecniche ninja, superando le proprie paure. Così quando il nostro eroe torna nella corrotta e violenta Gotham City si trasforma in Batman. Aiutato dal maggiordomo (Michael Caine), da un dirigente della sua azienda di famiglia, Lucius Fox (Morgan Freeman) e da un poliziotto onesto (Gary Oldman). Nei suoi nuovi panni combatterà i criminali, salverà la sua amata di sempre (Katie Holmes), combatterà il nemico detto Spaventapasseri e sventerà la minaccia peggiore, per la sua città, che arriverà con un vero e proprio colpo di scena.
Una storia girata con uno stile meno fumettistico e più realistico, che distingue questo film dai precedenti. Come conferma Nolan: "Non ci siamo riferiti a nessuna delle precedenti pellicole su Batman. Volevamo qualcosa di fresco, di nuovo. E per trovarlo, ci siamo rifatti ai 66 anni di storia del personaggio". Anche se, al di là della saga dell'uomo-pipistrello, i riferimenti cinematografici non mancano: "Avevo in mente - prosegue il regista - alcuni film anni Settanta, i primi della serie Star Wars, i Predatori dell'arca perduta, il meglio di James Bond (tipo La spia che mi amava). Volevamo ricreare quel tipo di grandezza".
Il risultato è un film che, come già detto, ha avuto critiche insolitamente benevole. E che per la giovane protagonista femminile, già star della serie tv Dawson's Creek e ora universalmente nota come fidanzata di Tom Cruise, rappresenta senz'altro l'occasione della vita: "Per me è stata un'esperienza davvero eccitante - rivela infatti Katie Holmes - anche perché il mio è uno dei pochi personaggi non tratti dal fumetto: è divertente creare qualcosa di nuovo. Ma visto che tutto era scritto benissimo sulla sceneggiatura, interpretarlo è stato facile".
Dalla più giovane del cast al veterano degli artisti presenti, Morgan Freeman, fresco di Oscar per Million dollar baby: "Se ho fatto questo film solo per soldi? - ironizza, in risposta a una domanda - no: faccio tutti i film solo per soldi! E' per quello che lavoro. E se mi chiedete se con Batman Begins ho guadagnato abbastanza da potermi permettere il progetto a cui sto lavorando su Nelson Mandela... beh, probabilmente sì".
Un atteggiamento scanzonato, il suo, che fa da contraltare alle aspettative più serie di regista e protagonista. Che attendono con trepidazione i risultati al botteghino, anche per capire se ci potrà essere o meno un seguito: "In questo film abbiamo messo tutto quello che avevamo da dire - spiega Nolan - ma abbiamo anche voluto lasciare le cose aperte per un possibile sequel. Perciò ora sono ansioso di sapere come la gente prenderà questo Batman Begins". E Bale: "Anche se questo è un film completo di per sé, e aspettando il giudizio del pubblico, devo dire che rifare l'Uomo-pipistrello in futuro mi piacerebbe moltissimo".
Da La Repubblica, 16 giugno 2005


di Claudia Morgoglione, 16 giugno 2005