Alpha Dog

I ragazzi assassini della porta accanto

Il 10 marzo 2005, quando Jesse James Hollywood, uno dei più giovani most wanted d'America, fu trasportato dai Brasile al carcere di Santa Barbara, Alpha Dog era già pronto. Nick Cassavetes (figlio del grande John e di Gena Rowlands) stava per portarlo nelle sale, proprio mentre la vicenda che aveva raccontato fedelmente era alla svolta definitiva. Con la cattura di Hollywood, dopo cinque anni di latitanza, il finale dei film andava riscritto. Così solo nel 2006, rigirate le ultime sequenze e dopo una serie di contrattempi legali (il difensore di Hollywood ha sostenuto che il film potrebbe influenzare la giuria del processo in corso), Alpha Dog è stato presentato al Sundance Festival, ha vinto il Noir In Festival di Courmayeur, e ora arriva nei cinema italiani, con la sua drammatica, sconcertante storia vera.
La notte tra il 5 e il 6 agosto del 2000 Nick Markowitz, 15 anni, aveva dormito fuori casa dopo un litigio con i genitori per la marijuana che aveva tasca. Nel caldo della domenica sta tornando dai suoi quando viene sbattuto dentro un pulmino da tre ragazzi dell'età di suo fratello. Il capobranco (l'Alpha Dog del film) ha un nome da predestinato: Jesse James (come il celebre bandito) Hollvwood. Ha vent'anni, è figlio della media borghesia di Los Angeles ma, vendendo sistematicamente droga, è arrivato a comprarsi una villa con piscina. Il fratello di Nick gli deve 1200 dollari. Appena vede il ragazzino pensa di aver trovato l'arma per riscuotere il credito.
Iniziano così gli ultimi due giorni di vita dl Nlclc. Il rapimento parte come una festa continua nelle ville di Los Angeles, tra ragazze, birra, superalcolici, marijuana e valium.
Nick gira libero, beve, chiacchiera, si diverte, soprattutto con Jesse Rugge, amico «buono» di Hollywood. Che intanto si confida con il suo avvocato e viene preso dal terrore. La pena per un rapimento può essere l'ergastolo. Il problema — pensa — va risolto in maniera drastica. Così, quando arriva in città un suo «amico in debito», portandosi la pistola (il patto è: «Tu la usi e in cambio non mi devi più quei mille dollari»), Nick viene condotto all'ultimo party. Flirta con le ragazze e si confida: «Lo racconterò ai miei nipoti, un giorno». Non sa che, poche ore più tardi, mentre Hollywood sta ancora ballando, sarà accompagnato in un bosco nella Los Padres National Forest, dove è già pronta una buca per il suo corpo. Quattro giorni dopo il cadavere verrà scoperto da un gruppo di campeggiatori, una settimana dopo uno dei tanti testimoni della storia troverà il coraggio di parlare.
Alpha Dog racconta tutto questo. Cambiano i nomi: Jesse James Hollywood diventa Johnny Truelove (Emile Hirsch), Jesse Rugge è Frankie Balanbacher (Justin Timberlake), la vittima Zack Mazursky (Anton Yelchm), mentre l'ambiguo padre di Hollywood è interpretato da Bruce Willis e la madre di Nick da Sharon Stone.
«Dopo aver letto gli atti del processo e aver parlato con molte persone, ho iniziato a essere ossessionato da questa storia» racconta Cassavetes «forse anche perché mia figlia frequentava lo stesso liceo di molti dei suoi protagonisti. All'inizio delle ricerche pensavo che mi sarei imbattuto in ragazzi ricchi e aridi, cresciuti in famiglie annoiate. Invece vengono da famiglie apparentemente normali, con entrambi i genitori che lavorano e sono assorbiti dalla propria vita. Non voglio dire che Jesse James e gli altri siano bravi ragazzi che per due giorni hanno perso la testa, il problema è che nessuno li ha mai guidati nelle loro decisioni. Come capita a tanti dei nostri ragazzi».
da Il Venerdì di Repubblica, 23 febbraio 2007


di Matteo Nucci, 23 febbraio 2007