40 anni vergine |
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Un film di Judd Apatow.
Con Steve Carell, Catherine Keener, Paul Rudd, Romany Malco, Seth Rogen.
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Titolo originale The 40 Year-Old Virgin.
Commedia,
durata 116 min.
- USA 2005.
uscita venerdì 13 gennaio 2006.
MYMONETRO
40 anni vergine ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Roberto Nepoti
La Repubblica
Il rito di passaggio dalla verginità alla sua perdita è, come ognun sa, il tema soggiacente a una miriade di commedie adolescenziali americane. Così 40 anni vergine sembra proporsi, fino dal titolo, come un American Pie per l’età adulta; e tale appare, almeno all’inizio, il quarantenne Andy Stitzer ha un sacro terrore delle donne; tanto che preferisce tenersene alla larga, collezionando soldatini dei supereroi e giocando con la Playstation. Finché i colleghi non scoprono il suo inconfessabile segreto e decidono di provvedere, il più velocemente possibile, all’iniziazione sessuale del bambinone. Poteva andare peggio. Non che gag oscene e doppi-sensi siano latitanti: anzi. Però il debutto nella regia cinematografica di Judd Apatow, già inventore di serie tv di successo, non fa della volgarità un criterio. A metà strada tra la farsa e il comico di situazione, alla lunga il film somiglia, più che ad American Pie, alle commedie irriverenti dei fratelli Farrelly. Tra una peripezia e l’altra del maturo vergine, vien fuori perfino un discorsetto dolceamaro sulla nostra società ossessionata dal sesso, sulle difficoltà dei rapporti uomo-donna, sulla solitudine. Buona parte del merito va al protagonista Steve Carell, co-autore della sceneggiatura assieme al regista. Nuova star del cinema comico americano, Steve umanizza il personaggio attribuendogli note di credibile infelicità, con quell’atteggiamento di perenne imbarazzo che, a qualcuno, ha fatto venire in mente Peter Sellers.
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