Priscilla del Ninno
Il Secolo d’Italia
Troppo spesso il cinema italiano si chiude in una dimensione artigianale e autoreferenziale, indugiando in un atteggiamento di auto-compiacimento. Volendo essere gentili possiamo dire che si “piange addosso”. Un tema su cui questo atteggiamento assume una dimensione quasi patologica è quello dei “lavoro” a cui alcuni autori, con scarso successo, si sono rivolti per sfuggire alla dimensione intimista. Una piacevole eccezione è l’ultimo lavoro di Eugenio Cappuccio: Volevo solo dormirle addosso. [...]
di Priscilla del Ninno, articolo completo (3805 caratteri spazi inclusi) su Il Secolo d’Italia 15 ottobre 2004