The Terminal

Rita Celi

Non ha avuto una calorosa accoglienza alle prime proiezioni per la stampa, ma The Terminal è il film giusto per aprire un Festival che, nelle intenzioni degli organizzatori, punta sulla qualità senza dimenticare lo spettacolo e l'intrattenimento. Ingredienti sapientemente miscelati come sempre da Steven Spielberg anche in questo nuovo film (nelle sale dal 3 settembre, distribuito da Uip), una commedia ambientata in un aeroporto americano dove confluiscono personaggi provenienti da ogni parte del mondo, sotto l'occhio vigile e paterno degli uomini della sicurezza.
Tom Hanks veste i panni di Viktor Navorski, un turista proveniente da un immaginario luogo dell'Europa dell'Est che rimane bloccato allo scalo Jfk di New York. Nella notte infatti, mentre Viktor è in volo verso gli Stati Uniti, il suo Paese, la Krakozhia, viene "cancellata" dalle cartine politiche in seguito a un violento colpo di stato. Al suo arrivo quindi si ritrova con un passaporto senza alcun valore e, in attesa che la guerra finisca e che gli Usa riconoscano il nuovo governo, l'uomo è costretto a sostare nel terminal dei voli internazionali.
Sono solo pochi passi per entrare nella Grande Mela, ma "l'America è chiusa" per Viktor che, oltretutto, non capisce l'inglese e solo attraverso le immagini che arrivano sugli schermi delle tv capisce il dramma che sta vivendo il suo Paese. E’proprio parlando una incomprensibile lingua che Tom Hanks riesce a costruire il suo personaggio, goffo, anonimo, spaesato e docile, che non si perde d'animo pur nella grottesca situazione in cui si trova. Con il passare dei giorni e delle settimane, Viktor riesce ad ambientarsi in quel microcosmo, impara la lingua, si adatta e si fa benvolere dalla varia umanità che popola quello mondo caotico colorato da negozi e dutyfree.
In questo spazio limitato, Spielberg fa recitare anche le telecamere a circuito chiuso che controllano senza sosta ogni angolo dell'aeroporto. Dall'alto infatti nulla sfugge al funzionario aeroportuale Frank Dixon, interpretato da Stanley Tucci. Dapprima sorpreso dall'insolita situazione che definisce "una falla nel sistema", Dixon tenta di aiutarlo a uscire dal terminal. Ma la lealtà e la paura bloccano Viktor, impedendogli di approfittare della situazione, trasformandolo sempre più in un problema da risolvere. La situazione viene infine addolcita dall'arrivo di una assistente di volo, Amelia (Catherine Zeta-Jones), che cambia la prospettiva e gli ricorda che è in America perché ha una missione da compiere, in nome del jazz. Nel cast anche Diego Luna, Barry Shabaka Henley, Kumar pallana, Chi McBride.
Steven Spielberg e Tom Hanks questa sera saranno le prime star ad attraversare il tappeto rosso all'ingresso del Palazzo del Cinema dove, dopo la cerimonia condotta da Claudia Gerini, The Terminal aprirà ufficialmente la Mostra.
Da La Repubblica, 1 settembre 2004)


di Rita Celi, 1 settembre 2004)