Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Bambini brutti e cattivi. Sporchi no, perché sono danesi, in compenso, però, sono violenti, aggressivi, pronti al torpiloquio e, alcuni, a un «nonnismo» da caserma che rende la vita a scuola insopportabile. Anche perché un’insegnante risulta subito morta in un incidente misterioso e il suo supplente sembra matto (e forse è peggio). In mezzo, il Terkel del titolo che è nei guai («in trouble») perché, avendo involontariamente schiacciato un ragnetto, è duramente perseguitato da due «nonni» come torturatore di animali; con la complicazione, più in là, di avere, sempre senza volerlo, provocato il suicidio di una compagna di scuola e per nulla confortato in famiglia dove un papà gli dice sempre no, una mamma si preoccupa solo di malanni immaginari e un vecchio zio, pur dicendosi pronto a soccorrere i bambini in pericolo, non sa dare ascolto a nessuno. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2479 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 10 aprile 2006