Alessandra Levantesi
La Stampa
Che cosa si perde o si guadagna nel trasferire un videogame come il giapponese «Resident Evil» in un film? Evidentemente il grande schermo, nella traboccante spettacolarità degli effetti speciali, aumenta di molto la carica suggestiva; ma in cambio lo spettatore non ha più la facoltà di inserirsi nel gioco con le sue scelte capricciose. E quindi l'avventura dell'eroina in guerra contro zombi e mostri non va secondo gli estri di chi sta a guardare: la regìa passa a un altro, nel presente caso l'esperto specialista Alexander Nitt. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2246 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 8 novembre 2004