Lietta Tornabuoni
La Stampa
Un giovane uomo (Kim Rossi Stuart) incontra per la prima volta il figlio handicappato quindicenne. Alla nascita la giovanissima madre era morta, il bambino nato male era stato lasciato dal padre alla famiglia materna. Si vedono dopo tanto tempo su richiesta dei medici, che sperano in un miracolo. Fanno insieme un viaggio a Berlino dove il ragazzo deve curarsi: imparano a conoscersi, a superare ostacoli, scoraggiamenti e rancori, prepotenze reciproche, a provare amore e tenerezza.
Il figlio è stortato, cammina a fatica aiutandosi con un trespolo, avrebbe un forte spirito di autonomia e appena può scappa, è intelligente, energico, amante dei giochi e delle canzoni, spiritoso (l’interprete Andrea Rossi è invece handicappato anche mentalmente). [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2408 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 10 settembre 2004