Lavorare con lentezza

Alberto Crespi

Che strano cinema, il cinema italiano: i segnali di vitalità si alternano continuamente a quelli di crisi, i film belli a quelli brutti; l’attenzione alla realtà (che è sempre stata la sua forza) lascia a volte il posto all’astrazione più totale. La recente Mostra di Venezia ha confermato questa tendenza, anzi, questa «non-tendenza»: un film riuscito e rubato alla vita come Le chiavi di casa di Gianni Amelio era in concorso assieme ad un’opera completamente «di testa» come Ovunque sei di Michele Placido. [...]

di Alberto Crespi, articolo completo (4229 caratteri spazi inclusi) su L'Unità 2 ottobre 2004