sciarada
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domenica 29 febbraio 2004
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ritorno...
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...di Verdone agli antichi splendori!
Dopo aver deluso con gli ultimi film Carlo Verdone torna nelle sale italiane con un film che fa ridere e riflettere.
Una coppia di genitori alla deriva fra incertezze ed insicurezze senza quella nota mucciniana così malinconica, amara e a volte un po' melodrammatica.
Verdone riesce a raccontare con garbo e simpatia i problemi che i genitori di oggi si trovano ad affrontare condendoli di un sano umorismo che unito alla sua mimica facciale rende il film davvero gradevole.
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ocram
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martedì 2 febbraio 2010
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un matrimonio a scadenza per verdone
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Film che ho visto poco tempo fa ," L'amore è eterno finché dura" è una commedia del noto regista-attore-sceneggiatore Carlo Verdone .
Un film che parla , seppur in chiave comica della crisi del matrimonio e di tutte quelle problematiche che comporta un'unione che da tempo fa acqua da tutte le parti ( perlomeno nel film ) . La visione di Verdone è una democratizzazione negativa del rapporto istituzionalizzato tra uomo e donna
Egli in questo film fa ridere indubbiamente e mette in mostra come in altre sue opere i vizi ed i comportamenti caricaturali degli italiani che arrivano all'età della pseudo-riflessione ( molto pseudo e poco riflessione ) e si abbandonano ad una sorta di gioco al massacro , pur di evitare le proprie responsabilità ( Gilberto che partecipa ad uno speed- date piuttosto che affrontare la crisi matrimoniale ) .
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Film che ho visto poco tempo fa ," L'amore è eterno finché dura" è una commedia del noto regista-attore-sceneggiatore Carlo Verdone .
Un film che parla , seppur in chiave comica della crisi del matrimonio e di tutte quelle problematiche che comporta un'unione che da tempo fa acqua da tutte le parti ( perlomeno nel film ) . La visione di Verdone è una democratizzazione negativa del rapporto istituzionalizzato tra uomo e donna
Egli in questo film fa ridere indubbiamente e mette in mostra come in altre sue opere i vizi ed i comportamenti caricaturali degli italiani che arrivano all'età della pseudo-riflessione ( molto pseudo e poco riflessione ) e si abbandonano ad una sorta di gioco al massacro , pur di evitare le proprie responsabilità ( Gilberto che partecipa ad uno speed- date piuttosto che affrontare la crisi matrimoniale ) . Già dal titolo comunque il Carlo nazionale lascia trapelare una risposta dentro di noi: il matrimonio è fallace e niente è come sembra .
Il difetto però a mio avviso evidente di questa commedia è l'incapacità da parte di Verdone di scegliere. Scegliere cosa ? Scegliere la direzione di significato filmico tra la dimensione del personaggio- macchietta e la commedia più riflessiva ( che non significa attenzione seria , ma agro-dolce)
Una indecisione che viene riflessa anche nel soggetto del film : l'incapacità di decidere tra il matrimonio ed una dimensione più avventurosa e a dire il vero molto più adolescenziale che matura .
Verdone non abbandona del tutto il suo repertorio composto da gag e mimiche ormai storicizzate da lungo tempo nelle sue commedie e lascia così lo spettatore in chiaro atteggiamento sospensivo , soprattutto visto anche il finale che assomiglia molto più ad un punto di domanda che ad un punto vero e proprio .
La nostalgia del personaggio estremizzato nel corpo più che nella mente ( Viaggi di Nozze per esempio ) a volte ritorna anche se non fortunatamente a quei livelli . Pare insomma che nonostante la forte esigenza da parte dell'attore romano di mettere sul piatto delle sue produzioni le contraddizioni della nostra società e di gettare di fronte al nostro sguardo una visione comico-critica all'istituzione del matrimonio , non riesca però a sganciarsi dai personaggi che ne decretarono il successo.
Quello che manca è il passo per arrivare ad una commedia più matura , più mentale che corporea .
Beninteso , il film si fa vedere senza problemi ed è anche tutto sommato piacevole , ma manca quello scarto definitivo .
Il cast è godibile .Verdone a parte , Corsato è piacevole . Brava Stefania Rocca mentre sublime è Laura Morante , che fisicizza al massimo la nevrosi della moglie insicura ed instabile .
Il nastro d'argento che ha preso è meritatissimo .
" L'amore è eterno finchè dura " è una commedia gradevole che consiglio a tutti gli amanti del regista - attore romano , con le contro indicazione di cui ho parlato sopra .
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dandy
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venerdì 6 aprile 2012
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solito buon lavoro senza strafare.
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Verdone racconta i modesti sogni e le placide disillusioni del quotidiano,scegliendo una morale consolatoria,ma meno scontata di quanto sembri(perchè fare finta di essere forti?).Abbastanza divertente e con personaggi a cui ci si affeziona.Se però riesce ad evitare le macchiette,non è altrettanto deciso tra amore o derisione per i protagonisti,specie quelli femminili(Laura Morante in testa).E le soluzioni come sempre,sono quelle più classiche.Da paragonare a "Ma che colpa abbiamo noi?".Tipico prodotto Verdoniano riuscito in parte,gradevole quanto basta,e sempre meglio delle porcherie che vanno molto di più e che osano definirsi commedie(devo proprio dire quali?).
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Verdone racconta i modesti sogni e le placide disillusioni del quotidiano,scegliendo una morale consolatoria,ma meno scontata di quanto sembri(perchè fare finta di essere forti?).Abbastanza divertente e con personaggi a cui ci si affeziona.Se però riesce ad evitare le macchiette,non è altrettanto deciso tra amore o derisione per i protagonisti,specie quelli femminili(Laura Morante in testa).E le soluzioni come sempre,sono quelle più classiche.Da paragonare a "Ma che colpa abbiamo noi?".Tipico prodotto Verdoniano riuscito in parte,gradevole quanto basta,e sempre meglio delle porcherie che vanno molto di più e che osano definirsi commedie(devo proprio dire quali?).Il segmento dedicato alla prima volta della figlia di Gilberto si poteva evitare.
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lucascialo
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giovedì 15 novembre 2018
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un verdone più pacato e riflessivo
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Che il nuovo Millennio ci abbia consegnato un Carlo Verdone più pacato e riflessivo? Forse. Dopo C'era un cinese in coma e Ma che colpa abbiamo noi?, il regista e attore romano propone ancora una volta un film che riduce al minimo le sfumature comiche, fatte di imprevisti ed equivoci. Che lascia in soffitta ancora una volta i personaggi caratterizzati di tante pellicole precedenti. Che non lo vede battibeccare con la sparring partner travolgente di turno, ma con diverse figure femminili. Il tutto, con l'intento di consegnarci un lungometraggio più maturo e Commedia in tutto e per tutto.
Ci è riuscito? Abbastanza. Sebbene il film parta già in quarta, mostrandoci la rottura tra Gegé (lo stesso Verdone) e la moglie (Laura Morante) - in quanto quest'ultima viene a scoprire che si è finto vedovo per partecipare ad uno Speed date - riesce poi a scalare di marcia ed ingranare nuovamente all'occorrenza.
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Che il nuovo Millennio ci abbia consegnato un Carlo Verdone più pacato e riflessivo? Forse. Dopo C'era un cinese in coma e Ma che colpa abbiamo noi?, il regista e attore romano propone ancora una volta un film che riduce al minimo le sfumature comiche, fatte di imprevisti ed equivoci. Che lascia in soffitta ancora una volta i personaggi caratterizzati di tante pellicole precedenti. Che non lo vede battibeccare con la sparring partner travolgente di turno, ma con diverse figure femminili. Il tutto, con l'intento di consegnarci un lungometraggio più maturo e Commedia in tutto e per tutto.
Ci è riuscito? Abbastanza. Sebbene il film parta già in quarta, mostrandoci la rottura tra Gegé (lo stesso Verdone) e la moglie (Laura Morante) - in quanto quest'ultima viene a scoprire che si è finto vedovo per partecipare ad uno Speed date - riesce poi a scalare di marcia ed ingranare nuovamente all'occorrenza. Non facendo mancare allo spettatore momenti esilaranti (su tutti, l'incontro a Nizza con una amica di amici, che finisce parlando di disturbi fisici reciproci).
Insomma, un Verdone più maturo e tutto sommato ancora apprezzabile.
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enzo70
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lunedì 22 marzo 2021
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verdone racconta le nostre debolezze
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Gilberto è un uomo di 50 anni sposato con una psicologa di successo e con una bella figlia. E allora che cosa ci fa in un bar dove si fanno incontri con single? E soprattutto come farà a spiegare alla moglie perché stava là. Un film sulla difficoltà delle coppie mature di oggi incapaci di rinnovare il rapporto e spesso alla ricerca di vane trasgressioni. Verdone è perfetto nell’interpretare il ruolo di Gilberto e Laura Morante è la partner perfetta per la parte della moglie tradita e traditrice. Film molto equilibrato con un Verdone che inizia, ai tempi, ad alternare alla figura del mattatore quella più tradizionale dell'interprete dei tanti vizi e delle poche virtù dell’italiano medio, ma con uno sguardo che ci consente di sorridere delle tante, nostre, contraddizioni.
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Gilberto è un uomo di 50 anni sposato con una psicologa di successo e con una bella figlia. E allora che cosa ci fa in un bar dove si fanno incontri con single? E soprattutto come farà a spiegare alla moglie perché stava là. Un film sulla difficoltà delle coppie mature di oggi incapaci di rinnovare il rapporto e spesso alla ricerca di vane trasgressioni. Verdone è perfetto nell’interpretare il ruolo di Gilberto e Laura Morante è la partner perfetta per la parte della moglie tradita e traditrice. Film molto equilibrato con un Verdone che inizia, ai tempi, ad alternare alla figura del mattatore quella più tradizionale dell'interprete dei tanti vizi e delle poche virtù dell’italiano medio, ma con uno sguardo che ci consente di sorridere delle tante, nostre, contraddizioni.
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