Ladykillers

Alberto Dentice

Si sa che i fratelli Coen amano gli idioti. Non gli idioti grandiosi alla Dostoevskij ma i veri imbranati, dalla stupidità insondabile che abbondano nei loro film: dai criminali catastrofici di Barton Fink agli inetti ladridi bambini di Arizona junior, ai balordi rapitori di Fargo, i registi contemplano i propri scemi con un affetto misto a divertimento. Per The Ladykillers, è un vecchio film del 1955 con Alec Gumness, La signora omicidi, a fornire una trama da commedia umoristica nera che corrisponde idealmente alla visione sardonica del mondo dei Coen. Sarebbe meglio conoscere bene il Sud degli Stati Uniti per apprezzare l’ironia con cui nel film ne vengono descritti umori, personaggi, costumi. Sul Mississippi passa lenta una chiatta carica di spazzatura, diretta all’isola in mezzo al grande fiume formata appunto soltanto da rifiuti. Alla sede della polizia è esposta una fotografia dello sceriffo con l’esortazione: «Rieleggetemi, sono troppo vecchio per lavorare » . In cappellini e vestiti di fresco cotone chiaro, le signore della borghesia nera si riuniscono a prendere il tè e a riposare dopo la sfrenata cerimonia religiosa nella chiesa battista. Sulcampo di baseball l’allenatore inveisce contro un giocatore: «Neppure un raffreddore, saresti capace di prendere».
Arriva in città Tom Hanks, gentiluomo bianco del Sud, grassoccio, enfatico, cerimonioso, fine dicitore di versi di Poe. Prende in affitto una stanza nella casa ben tenuta della anziana religiosissima vedova nera Irma P. Hall: in cantina farà con discrezione le prove di un concerto con il suo gruppo di appassionati di musica barocca. In realtà si tratta di delinquenti decisi a scavare un tunnel e a rapinare gli incassi di un Casinò sul fiume. Capeggiati da Tom Hanks, sono: un ragazzo nero stordito e suscettibile, un tabagista vietnamita, un forzuto decerebrato, un esperto di esplosivi afflitto da Sic (Sindrome di irritazione al colon, insomma diarrea). Si riconoscono subito gli scemi prediletti dai Coen: e si capisce che, nel film non tanto significativo ma molto divertente, le cose andranno storte. Infatti il colpo riesce, ma la padrona di casa si accorge di tutto ed è inflessibile: devono restituire il bottino e andare in chiesa per una cerimonia purificatrice. Cercano di ammazzarla, non ci riescono: muoiono invece loro, tutti.
Da L’Espresso, 3 giugno 2004


di Alberto Dentice, 3 giugno 2004