cheekyboy
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venerdì 18 agosto 2006
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non mi ha entusiasmato
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La donna perfetta
In un gradevole respiro di dialoghi finali si conclude la storia arrivando al punto di dire,per l'ennesima volta,che la perfezione non esiste.
L'essere perfetto non sta al genere umano,è qualcosa d'inclassificabile e di molto lontano,la stessa cosa si può dirla al film che non rincorre questa linearità.
Tratto da un romanzo scritto da Ira Levin,nel 1975 Bryan Forbes nè trasse anche una traslazione cinematografica alquanto positiva e rilevante.Il titolo originale è"La fabbrica delle mogli"più incentrato su un genere abbastanza thrilling e fantascientifico,senza dimenticare quella punta d'ironia.
Frank Oz dimentica la suspance creata nel precedente prodotto e si lascia trasportare da gag a volte esilaranti a volte fuori da precipizio,cadendo facilmente in luoghi comuni e stereotipi prepotenti.
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La donna perfetta
In un gradevole respiro di dialoghi finali si conclude la storia arrivando al punto di dire,per l'ennesima volta,che la perfezione non esiste.
L'essere perfetto non sta al genere umano,è qualcosa d'inclassificabile e di molto lontano,la stessa cosa si può dirla al film che non rincorre questa linearità.
Tratto da un romanzo scritto da Ira Levin,nel 1975 Bryan Forbes nè trasse anche una traslazione cinematografica alquanto positiva e rilevante.Il titolo originale è"La fabbrica delle mogli"più incentrato su un genere abbastanza thrilling e fantascientifico,senza dimenticare quella punta d'ironia.
Frank Oz dimentica la suspance creata nel precedente prodotto e si lascia trasportare da gag a volte esilaranti a volte fuori da precipizio,cadendo facilmente in luoghi comuni e stereotipi prepotenti.
Oz lo ricordiamo già in film come"The Score"o"In & Out",ma già era famoso per il simpatico doppiaggio che dava alla protagonista Miss Piggy e molti altri personaggi dei Muppiets,nonchè dello Yoda di Star Wars.
Siamo nella cotica New York,Joanna(Nicole Kidman)è una donna in carriera e lavora in una delle produzioni delle televisive più acclamate degli Usa.La donna si divide fra casa,figli,marito avvocato e creazioni di stupidi reality show che non banalizzano però la sua figura di imponente donna di spettacolo.
Dopo un disguido avuto con uno dei concorrenti di un suo reality,Joanna viene licenziata e cade dritta in depressione.Per salvare il matrimonio e la situazione psichica della donna,il marito decide di partire e di traslocare definitivamente in una cittadina amorevole e straordinariamente candida,Stepford,luogo incantevole pieno di ornamentu floreali e cittadini dal brio quotidiano.
Questa"perfezione"così dissacrante per Joanna diventa motivo valido per indagare su un fenomento alquanto strano:le mogli di Stepford si comportano come aggeggi che pensano solo ai loro rispettivi mariti e che si truccano come donnette in preda al consumismo degli anni 50 con bionde parrucche e vestitini primaverili.
La verità perfetta verrà a galla prima del tempo...
Quello che sembra piuttosto anormale è la presenza della Kidman,abbastanza brava ma che non ricorda affatto la stellare interpretazione della Woolf da Oscar in"The Hours",tenendo conto anche della fregnaccia mediocre dell'interpretazione di Cristopher Walker,sicuramente poco all'altezza.
Forse è proprio la troppa gradevolezza e la leggerezza iniziale che fanno perdere al film quella che è la sua natura di mistery-thriller,l'affanno di suspance non arricchisce quel sorrisetto che scappa ogni tanto allo spettatore.
Peccato,veramente un gran peccato se si pensa all'idea presa in gioco ma sfruttata involontariamente male.
Ipoteticamente il film è un resoconto satirico sulla lotta dei due sessi,su quello che è veramente il potere degli uomini e il loro mondo,sopravvalutato da una carica dose di femminilità che vuole la rivincita e non pretende la solita schiavitù domestica.L'emancipazione femminile,l'omologazione in una società che cerca la perfezione,la critica nei confronti dei reality show sono gli argomenti principali di padre Oz che sbilancia tutto e diagnostica dialoghi e personaggi finti,stereotipati nel peggiore nei modi e che rendono il soggetto tanto probabilistico e brillante quanto banale.
E' da segnalare principalmente una stupenda scenografia da script simile a commedie anni 50(che ricorda lo scenario di"A qualcuno piace caldo)e le esilaranti presenze di Bette Midler e Roger Burt che affievoliscono la presenza della donna-cyborg Nicole Kidman.
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samanta
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lunedì 17 agosto 2020
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questo mondo perfetto
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La Donna perfetta è tratto da un romanzo di Ira Levin autore di Rosemari's Baby e di altri romanzi, tra cui Questo giorno perfetto molto interessante che presenta analogie con la storia di questo film, prefigurando (con una previgenza incredibile) un mondo dominato da un potere totalitario che domina la vita personale delle persone, ad esempio imponendo l'eutanasia obbligatoria a 65 anni il giorno del compleanno.
Joanna (Nicole Kidman) è un alto dirigente di un importante Network televisivo dirigendo la programmazione con grande successo, alla presentazione pubblica del programma, si presnta un uomo che alla fine di un reality (tipo Temptation Island) è stato abbandonato dalla moglie per un palestrato, spara contro Joanna che resta incolume, in precedenza aveva ucciso moglie e ferito 3 suoi amici.
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La Donna perfetta è tratto da un romanzo di Ira Levin autore di Rosemari's Baby e di altri romanzi, tra cui Questo giorno perfetto molto interessante che presenta analogie con la storia di questo film, prefigurando (con una previgenza incredibile) un mondo dominato da un potere totalitario che domina la vita personale delle persone, ad esempio imponendo l'eutanasia obbligatoria a 65 anni il giorno del compleanno.
Joanna (Nicole Kidman) è un alto dirigente di un importante Network televisivo dirigendo la programmazione con grande successo, alla presentazione pubblica del programma, si presnta un uomo che alla fine di un reality (tipo Temptation Island) è stato abbandonato dalla moglie per un palestrato, spara contro Joanna che resta incolume, in precedenza aveva ucciso moglie e ferito 3 suoi amici. Joanna controlla bene la situazione, ma ipocritamente viene licenziata dalla società e collassa, il marito Walter (Matthew Broderick) dirigente modesto della società che si è licenziato convince la moglie psicologicamente disastrata ad andare a vivere in provincia e trasferirsi con il figlio a Stepford città dipinta come ideale. La città è sembra perfetta tenuta bene con giardini e viali splendidi, con case bellissime e tenologicamente raffinate, gli uomini frequentano un lussuoso club e le donne una SPA. Ma c'è qualcosa che non va, tutte le donne sono bionde, belle, sottomesse agli uomini, ben vestite (sembrano tutte Barbie), perfette casalinghe. Dirige il complesso Claire (Glenn Close) e suo marito Mike (Christopher Walker, Oscar come migliore attore n.p. per Il Cacciatore) entrmbi gentili, suadenti ma autoritari. Oltre Joanna sono perplessi anche 2 nuovi arrivi: Bobbie (Bette Midler) una scrittrice disordinata e irriverente e un gay Roger che si uniscono alle ricerche di Joanna, ma entrambi vengono trasformati in automi biondi ed eleganti. Joanna di nascosto va al club degli uomini, ma cade in trappola: le viene descritto il futuro: il suo cervello sarà condizionato e il marito è d'accordo. Così anche lei diventa bionda, smette gli abiti neri e mette quelli eleganti delle altre. Però nella festa al Club maschile colpo di scena: Joanna fingeva non è stata condizionata da Walter che penetra in una stanza segreta e fa saltare il computer che condiziona il cervello delle donne che ritornano quelle che erano: donne di successo con mariti sfigati. Mike cerca di colpire Walter, ma Joanna gli dà un colpo alla testa e sorpresa: Mike la perde era un robot (!), anche Claire che era un chirugpo neuro ed era era artefice, di tutto muore, colpita da una scossa elettrica abbracciando il corpo del robot. Tutti ne escono bene (salvo i mariti che si occupano delle case) anche Joanna ritorna ai successi televisivi.
Il film è una commedia piacevole. un tema pricipale è il condizionamento che impongono la moda e le idee correnti, tema che è sviluppato in modo eccellente in Questo giorno perfetto e poi il rapporto che può essere malsano tra uomo e donna. La vicenda scorre veloce e qualche sorriso e curiosità scappano allo spettatore, una nota stonata è data dalla modifica del romanzo che riguarda chi affianca Joanna nelle ricerche circa i segreti di Stepford sono 2 donne: Bobbie e Charmaine che qui diventa il gay Roger in ossequio al Politically Correct, ma non centra nulla con la trama che riguarda il complesso d'inferiorità che hanno gli uomini che hanno sposato donne vincenti e il loro malsano desiderio di avere donne sottomesse come schiave.
Splendida la recitazione di Nicole Kidman abilissima a fare le diverse personalità di Joanna: donna vincente, distrutta psicologicamente, donna (falsamente) sottomessa, brava anche Glenn Close e bravi gli altri comprimari. Appena discreta la regia di Frank Oz (In&Out, The Score), belli gli esterni di Stepford, il film ebbe un buon successo che non riuscì a coprire il pesante budget (circa 90 milioni di $).
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toty bottalla
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lunedì 3 ottobre 2016
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miscuglio di generi senza decidersi!
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Ispirato al romanzo di Ira Levin già film nel 75, "La Donna Perfetta" sembra stereotipare l'immaginario collettivo, un racconto messo in scena fra il grottesco e il ridicolo con punte comiche di fantascienza, in questo quadro inverosimile la Kidman si muove bene dando prova della sua bravura sostenuta da personalità e bellezza, buona la vivace fotografia in perfetta sintonia con la storia allucinante, il finale sdolcinato, sentimentale e ironico è il miglior modo per chiudere un film che lascia perplessi! Saluti.
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marina
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giovedì 19 marzo 2009
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donne perfette o "barbie un po' rincitrullite"?
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Se dietro un uomo di successo ci sta una grande donna, chi sta dietro ad una donna di
successo?
Una possibile risposta è data da questo film: Joanna è direttrice di un grande network e pare portare avanti un'accanita battaglia dei sessi attraverso i suoi programmi. Come donna in carriera il licenziamento improvviso le provoca un collasso nervoso; il marito decide così di ricostruire il matrimonio (dato che Joanna è stata una moglie e madre assente) trasferendosi nella "perfetta" cittadina di Stepdford, il paradiso della famiglia, luogo dove parole come crimine e povertà non trovano posto nel dizionario.
Ma c'è qualcosa di strano in questa città dove tutte le moglie più che mogli paiono "Barbie un po' rincitrullite", e questo fatto sembra essere strano solo agli ultimi arrivati: Joanna, Roberta (scrittrice di successo) e Roger (famoso architetto), le "pecore nere" della comunità di
Stepford.
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Se dietro un uomo di successo ci sta una grande donna, chi sta dietro ad una donna di
successo?
Una possibile risposta è data da questo film: Joanna è direttrice di un grande network e pare portare avanti un'accanita battaglia dei sessi attraverso i suoi programmi. Come donna in carriera il licenziamento improvviso le provoca un collasso nervoso; il marito decide così di ricostruire il matrimonio (dato che Joanna è stata una moglie e madre assente) trasferendosi nella "perfetta" cittadina di Stepdford, il paradiso della famiglia, luogo dove parole come crimine e povertà non trovano posto nel dizionario.
Ma c'è qualcosa di strano in questa città dove tutte le moglie più che mogli paiono "Barbie un po' rincitrullite", e questo fatto sembra essere strano solo agli ultimi arrivati: Joanna, Roberta (scrittrice di successo) e Roger (famoso architetto), le "pecore nere" della comunità di
Stepford. Joanna presto scoprirà queste donne erano precedentemente pezzi grossi del mondo americano, ma sarà ormai troppo tardi.
Questo film mostra un'estrema reazione da parte di un gruppo di mariti umiliati e invidiosi del successo delle proprie partner, che per il troppo egoismo sono capaci di atti estremi
pur di ritornare ad essere "gli uomini di casa".
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