Manuela Grassi
Panorama
Il desiderio nasce così, da un niente». Quello di Giles per la giovane cognata Victorine irrompe, improvviso e violento, vedendo la piccola bocca rossa di lei aprirsi per lasciar passare la punta della lingua. Gilles cerca di non pensarci. Ma «la puttanella» alza la testa: «Era di quelle che capiscono al volo e non si lasciano sfuggire l’occasione». Per Elisa, la moglie innamoratissima dell’operaio degli altiforni, bello e ruvido, è l’inizio di una tragedia.
Quando Gallimard pubblicò La donna di Gilles nel 1937, il romanzo fece sensazione: JeanPaul Sartre e Simone de Beauvoir lo apprezzarono pubblicamente, come del resto Georges Simenon, e la critica stentò a credere che fosse l’opera di un’esordiente. [...]
di Manuela Grassi, articolo completo (5182 caratteri spazi inclusi) su Panorama 7 aprile 2005