Roberto Silvestri
Il Manifesto
Ingannevole è il cuore, più di ogni cosa, il film number two dopo Scarlet Diva di Asia Argento, protagonista, co-sceneggiatrice e regista di un film italo-franco-anglo-giapponese che invece è un «tutto prosa» nonostante lo svolazzare di cormaniani corvi dalle esiziali, mortifere, maschere rossa. E ha star trasversali invitate per farsi omaggiare: Winona Ryder, Peter Fonda, Ornella Muti e Marilyn Manson. Jeremiah non ha più tempo per lamentarsi: è un pupo biondo e tenero di 9 anni. E ne passerà di tutti i colori, dentro davanti e di dietro, sballottolato come è da una famiglia adottiva ai nonni, mostri di bigottismo, dalla mamma irresponsabile, inacidita dalle pillole e dalla sua specialità (mettere a repentaglio la morte) e dai suoi amanti, una collezione di Satan's sadists, pedofili drastici o dolci, hell's angel esplosivi, camionisti dai pessimi gusti country, o Marilyn Manson che scambia nel letto Asia Argento per Jonathan, ormai travestito da lei e molto ben truccato. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (2491 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 19 Febbraio 2005