Il segreto di Vera Drake |
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Un film di Mike Leigh.
Con Imelda Staunton, Phil Davis (II), Peter Wight, Adrian Scarborough, Heather Craney.
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Titolo originale Vera Drake.
Drammatico,
durata 125 min.
- Gran Bretagna 2004.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 5 novembre 2004.
MYMONETRO
Il segreto di Vera Drake
valutazione media:
3,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'odissea di Veradi stefrFeedback: 521 |
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giovedì 22 luglio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il titolo originale, Vera Drake e non, quello della versione italiana, Il segreto di Vera Drake mi pare maggiormente appropriato a descrivere la vicenda di questa donna, prima ancora del suo segreto. Prima, durante e dopo questo inconfessabile segreto, in media res troviamo la sua soggettività, la sua storia intima fatta di abnegazione, ma anche di sofferenze appena accennate. La regia non si sofferma troppo nel farci entrare da vicino nelle pieghe del passato della sua protagonista, per capirne le ragioni e le motivazioni delle sue scelte, della sua forza e vulnerabilità. Vera è un personaggio che non può lasciare indifferenti, per la sua levatura d'animo, pari solo ad un Alioscia Karamazov, e la sua rappacificante accettazione della vita, insieme alle sue fatiche. Per queste sue caratteristiche, più che magistralmente interpretate da Imelda Stauton, è capace di scuotere i cuori degli spettatori inermi di fronte ai suoi accadimenti, come inerme sarà Vera di fronte al tribunale che la giudicherà. Nella narrazione non si trova stasi, ma nemmeno lentezza o incalzanti accellerazioni. Tutto il ritmo del film si accorda allo scorrere della vita di Vera, quotidiana e semplice. Non mi è parso nemmeno netto e chiaro quando e perché inizia a far abortire, come se ad un certo punto per lei fosse una inevitabile quanto conseguente azione "morale". Vera non si preoccupa delle conseguenze delle sue azioni perché non sente una separazione netta tra Bene e Male, mentre sente invece necessario fornire aiuto per il quale non chiede, ma soprattutto non si aspetta niente. Non è giudicante nei confronti di coloro che aiuta,offre loro anche conforto, accoglienza ed aiuta ad intravedere una vita diversa. Naturalmente molte e diverse potrebbero essere le considerazioni intorno a questo tema, ma in questa sede ritengo preferibile concentrarsi sua storia così come raccontata. Vera, non è una persona malata come la Bess delle Onde del destino di Lars von Trier,ma entrambe esprimono una vicinanza ed un'intensità umana, poco umana, straordinaria. Però, anche se non patologicamente come Bess, Vera non vede la realtà esterna al suo cuore, almeno fino a quando la caritas di Vera diventerà, nell'epilogo del film, la caritas per Vera.
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