Giacomo Vallati
Avvenire
C'erano una volta i film d'avventura. Quelli, per intenderci, che conferivano ai loro interpreti baldanzosi e aitanti (pensate a Douglas Fairbanks, a Errol Flynn) una statura ancora più eroica, una distanza ancora più divistica. «Adoro quei film. A casa conservo un poster originale del Robin Hood, con Flynn - sospira Nicholas Cage -. Ma sono d'accordo con voi. I film d'avventura non sono più quelli d'una volta. E i loro interpreti non sono più dei divi». Nessuno chiederà a Il mistero dei templari - filmone d'avventura il cui divo è, appunto, Nicholas Cage - d'assomigliare a quelli d'una volta. [...]
di Giacomo Vallati, articolo completo (3090 caratteri spazi inclusi) su Avvenire 3 dicembre 2004