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Dopo il seducente Nosferatu (Dracula) e il sexy vampiro rubacuori Edward (Twilight), le misteriose creature della notte invadono lo spazio, a bordo di un'astronave proveniente dal pianeta Transilvania. Questa è la premessa di Dracula 3000 (Van Helsing: Dracula's Revenge per il mercato italiano). E non va oltre. Dracula 3000 offre poco chiedendo poco, trattasi del classico film a basso costo che tenta di cavalcare l'onda "vampiresca" a cui il Van Helsing di Stephen Sommers ha dato vita. A risollevare il tutto non riesce nemmeno Coolio (qui in veste di un improbabile individuo con un Q.I. pari a 187, dal quale prende il nome), completamente perso nell'evanescente fumo di marijuana. Lo spessore emotivo delle situazioni viene (in)volontariamente ridicolizzato dal cast, sminuendo così anche il più piccolo barlume di suspense, quasi totalmente inesistente. Anche la carismatica figura di Dracula appare stanca sotto ogni aspettativa, tanto da risultare quasi una parodia del seducente vampiro che il mondo cinefilo (o "vampirofilo") è abituato a conoscere. Da denuncia anche il finale del film, vera e propria presa per i fondelli verso lo spettatore. Si può dire che la tentata incursione del romanzo di Stoker nello spazio è stata un fallimento al di là di tutte le aspettative. La prossima volta i suoi vampiri dovranno mordere più in basso.
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