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Un'altra buona ed originale idea di base non sfruttata a dovere. Una donna viene rapita e riesce a mantenere i contatti col mondo solo attraverso una telefonata ad un numero sconosciuto. La sua vita è così appesa ad un filo, o meglio, ad un'antenna. Il tutto nobilitato dalla presenza della sempre brava (e bella, nonostante l'età) Kim Basinger. Sembra ci siano tutti gli elementi per realizzare un grande film. E invece purtroppo il risultato delude. Nonostante l'originalità infatti, la trama del film non sembra distaccarsi molto dal filone "azione ed inseguimenti". Con la sola eccezione del cellulare sempre all'orecchio cioè, il protagonista di questo film si trova comunque ad affrontare situazioni e rocambolesche e fughe che avremo già visto almeno un migliaio di volte nel cinema d'azione americano. Questo potrà anche piacere ai fan del genere, ma al di là dell'idea di base, la storia a mio parere sa però molto di già visto ed è anche piuttosto prevedibile. Nè gli interpreti sembrano nobilitare molto il risultato. Kim Basinger sarà anche brava, ma in fondo, la sua parte in questa storia mi sembra abbastanza marginale. Discreto almeno Chris Evans, sicuramente il migliore in campo. Inguardabile invece William H. Macy. Secondo me infatti è un grande attore generalmente sottovalutato, ma qui con questa aria da poliziotto attempato e grigio che vuole aprire un salone di bellezza e fa ancora acrobazie da circo nel finale nella lotta contro i cattivi di turno mi sembra solamente ridicolo. O sprecato, quanto meno. Nonostante il buono spunto iniziale quindi, "Cellular" non si distacca minimamente dalla routine.
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