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Un bel film che racconta una storia vera, direi d’altri tempi non tanto per costumi ed ambienti, quanto per il modus vivendi dei protagonisti principali e secondari.
Un film elegante in un ambiente ben frequentato ma seguito dalla massa dei tifosi d’ogni origine e grado. Un film pulito nel più esteso senso della parola.
Rispetto umano, non c’è scena d’amore fuori luogo ma amore vero fatto di dedizione, attaccamento e devozione. Ed ancora rispetto umano tra i partecipanti alle gare, ai campionati, tra amici e famigliari.
E’ la storia, come dice il titolo, di Bobby Jones, genio amatoriale del golf, egli sfida i grandi professionisti, perde e vince in un’alternarsi di incontri memorabili, alcuni tramandati alla storia.
Le scene quindi si svolgono in gran parte sugli estesi prati verdi d’ogni partita di folf, in Inghilterra , in ’America, in Atalanta, dove è nato Bobby Jones, ed in Georgia. Belle fotografie all’aperto su cui si svolgono le più famose gare di golf, così come in tutte le gare di questo sport tanto frequentato da facoltosi personaggi. E’uno sport che richiede silenzio e concentrazione mentre, durante le gare più importanti la folla che ha scommesso è pronta ad esultare, a gridare e a portare in trionfo il vincitore.
Il tracciato sul verdissimo prato ben curato dall’erba ben tagliata vi sono tante buche, tanti ostacoli, difficoltà talora insuperabili anche dopo più tiri fatti con la tanto nota asta da golf che devono mandare la pallina di gomma dura in buca.
Anche nella vita, che è un lungo cammino, vi sono tante insidie, tante buche che occorre saper superare per arrivare ad ottenere quel che ci si prefigge.
Per gli spettatori appare una bella passeggiata all’aperto quella dei giocatori che si portano sul tracciato con alle spalle la sacca contenente le aste, tra cui scegliere quella più idonea a tentare il tiro alla pallina.
Il film in questo ambiente offre l’occasione anche allo spettatore di vivere un paio d’ore tra il verde e le emozioni, si finisce per fare il tifo per qualcuno, ma si è concentrati su Bobby Jones. Uomo coraggioso, fedele alla famiglia d’origine al padre e al nonno, e alla sua. Gli impegni presi vengono mantenuti con tutti negli studi, per i genitori, con moglie e figli per il resto della vita. Un giuramento preso mentre si ascolta la bellissima aria “Nessun dorma” della Turandot,opera lirica che Puccini non poté portare a termine, che termina con “All’alba, domani, vincerò”. Una scelta indovinatissima.
Per rimanere nello sport, ricorda un momento d’ estasi: lo spot che mostra Tardelli che segna il gol per la vittoria dell’Italia sulla Germania in Spagna nel 1982.
Tutti gli attori sono bravi, perfettamente calati nei ruoli affidati, ottima sceneggiatura e scenografia, tantissime citazioni. Bravissimo James Caviezel, che non possiamo dimenticare in La Passione di Cristo, è ancora bravissimo nella parte del genio del golf. Bobby Jones sa che “ L’esperienza la si fa sbagliando, quindi bisogna sbagliare per imparare” per questo ha avuto successo, e sia di monito a coloro che si vogliono cimentare in uno sport, nella rapporto con gli altri, nel lavoro e in amore, è qui il genio del golfista Bobby. Per la vicenda, il dialogo, la fotografia e l’insegnamento che lascia il film, sebbene semplice nella trama, merita un ottimo. chibar22@libero.it
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