Zatôichi

Acquista su Ibs.it   Soundtrack Zatôichi   Dvd Zatôichi   Blu-Ray Zatôichi  
Un film di Takeshi Kitano. Con Takeshi Kitano, Tadanobu Asano, Akira Emoto, Yuko Daike.
continua»
Commedia, durata 116 min. - Giappone 2003. MYMONETRO Zatôichi * * * 1/2 - valutazione media: 3,88 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   

Alberto Dentice

L'Espresso

Fiumi di sangue, duelli, teste mozzate. Chi ama Takeshi Kitano sa che il tema della morte e della violenza sono una costante dei suoi film, al tempo stesso trasgressivi e formalmente rigorosi. Zatoichi, il suo undicesimo lungometraggio in veste di sceneggiatore, regista, montatore (premiato allo scorso festival di Venezia con il Leone alla regia), non sfugge alla regola. Anche se qui alle pistole subentrano le spade, i gangster yakuza cedono il passo ai samurai, il noir esplode nei mille colori dell’arcobaleno e i ritmi convulsi dell’action movie vengono stemperati dalla commedia, dal musical, dalla visionarietà immaginifica dei fumetti giapponesi.
Siamo nel Giappone di fine Ottocento. Zatoichi è un vagabondo cieco che vive giocando d’azzardo e facendo il massaggiatore. Dietro a quest’umile facciata si nasconde in realtà un abilissimo samurai capace di sfoderare la spada alla velocità della luce e di decimare i suoi nemici con colpi di una precisione micidiale. Chiunque abbia più di trent’anni in Giappone conosce la figura di questo eroe vendicatore, una specie di Zorro in versione samurai, che dal 1962 al 1989 ha ispirato una lunga serie di film sia in tv che al cinema.
Kitano non si era mai cimentato in un film in costume. La proposta gli arrivò anni fa dalla signora Chieko Saito, grande amica del defunto Shintaro Katsu, l’attore protagonista della serie tv di Zatoichi: “Mi sembrò una proposta interessante, anche perché non avevo mai girato prima un film d’ambientazione storica”, racconta il regista. Le perplessità si manifestano quando la signora Saito chiede a Kitano anche di recitare la parte del protagonista: “Non avevo nessuna intenzione di competere con quello che ormai era diventato il marchio di Shintaro Katsu”. Al cortese rifiuto del regista la signora replica con insistenza tenace. Si va avanti così per mesi. “Alla fine accettai, ma a un patto: fermi restando i tratti fondamentali del personaggio, avrei fatto il film come volevo io”. E così è stato.
Rispetto all’originale, lo Zatoichi di Kitano presenta caratteristiche molto diverse sia fisiche che psicologiche: sfoggia una eccentrica zazzera biondo platino in stile punk, custodisce la spada in un fodero laccato color rosso sangue. E mentre il personaggio di Katsu era un eroe romantico, pronto a commuoversi per le sorti degli umili contadini che incontrava sul suo cammino, Kitano è distaccato e taciturno quanto il poliziotto di Violent cop: “Non si mischia con la brava gente. Continua semplicemente ad ammazzare quella cattiva”.
E qui i cattivi sono cattivissimi e sono dappertutto secondo la migliore tradizione di genere. Il Nostro scopre ben presto che nello sperduto villaggio dov’è capitato, spadroneggia una crudele banda di malfattori, i Ginzo. Grazie all’aiuto di un temibile samurai, Hattori (impersonato dal giovane divo Tadanobu Asano) ché si è posto al loro servizio, gli spietati Ginzo tolgono di mezzo chiunque osi intralciare i loro piani. Malauguratamente sulla loro strada incontrano Zatoichi, il giocatore d’azzardo errante, una figura assai popolare in Giappone. Ad essa si deve la tradizione delle dita mutilate e dei tatuaggi, nonché l’origine della parola “yakuza” derivata da una sequenza perdente nel gioco dei dadi (8, 9 e 3 in giapponese ya-ku-za), usata per designare i rifiuti della società. Sebbene sia cieco, Zatoichi è un giocatore imbattibile ai dadi quanto nella spada. Nella bisca del villaggio, gestita dagli uomini della banda Ginzo, riesce ad accumulare assieme al fidato amico Shinkichi, una vera fortuna centrando colpi su colpi sotto gli sguardi increduli dei malcapitati biscazzieri.
Tutto sembra filar liscio fin quando nella bisca sopraggiunge un’affascinante e misteriosa coppia di geishe: Okino e sua sorella Osei, bellissime quanto pericolose. Zatoichi concede loro la sua protezione. E ben presto con la sua leggendaria spada dal fodero di bambù rosso sarà destinato a lasciare una lunga scia di sangue. Ai combattimenti a fu di spada, alle riprese mozzafiato, al sangue che schizza a fiotti dappertutto in un orgia di violenza stilizzata secondo i canoni che richiamano il teatro No, fanno da contrappunto scene comiche che sdrammatizzano il film, conferendogli una sostanza irreale vicina al fumetto. La scena più divertente è quella in cui Shinkichi, la spalla di Zatoichi, tenta di insegnare ai contadini come usare la spada per difendersi dai briganti, finendo per capitolare sotto i loro colpi di bastone. “Per questa sequenza ho fatto ricorso ad attori della scuola comica Asakusa, che si sono allenati per anni alle gag con i combattimenti di spada, un attore normale non ne sarebbe capace”, spiega Kitano.
Del resto anche lui, per sostenere i suoi spettacolari duelli, ha dovuto sottoporsi a un tirocinio non indifferente. “Non solo Zatoichi brandisce la sua spada con l’impugnatura capovolta, il che implica un movimento di rotazione innaturale. Il problema peggiore è recitare a occhi chiusi e più di una volta ho rischiato di far male a qualcuno”. Ci sono diverse citazioni nel film che fanno pensare ai Sette samurai di Akira Kurosawa e il sospetto è che siano seminati qua e là diversi omaggi al grande maestro. “Ci sono due scene che ho inteso, come omaggi a Kurosawa. La prima è il combattimento finale sotto la pioggia. Avevo chiesto alla figlia di Kurosawa di farmi da consulente. Ero seduto di fronte al monitor e le ho detto, ecco questo è il mio omaggio a tuo padre, cosa ne pensi? Lei guarda e mi fa: “Non ci rassomiglia per niente”. L’altro omaggio è la scena del samurai pazzo che gira urlando attorno alla casa. Anche in questo caso ho chiesto un parere alla figlia del maestro. “Hai sbagliato di nuovo”, è stata la sua sentenza”. Molti si domandano se la figura di questo grande regista sia tuttora una presenza ingombrante per i cineasti giapponesi: “Non mi sono mai sentito sotto pressione da questo confronto. Apparteniamo a due epoche diverse”, dice Kitano: “Kurosawa era un duro, che pretendeva molto dai suoi attori. Se pretendessi lo stesso oggi, gli attori abbandonerebbero il set”.
Uno dei momenti di maggior godimento del film è la scena in cui i contadini si mettono a ballare il tip-tap sotto la pioggia. Come nel finale di una pellicola di Fred Astaire: “Quasi tutti i film di samurai finiscono allo stesso modo, con la morte del cattivo e la gente che festeggia. È un tipico cliché del genere. Ho tentato semplicemente di utilizzarlo in modo originale. Infatti i contadini ballano il tip-tap con ai piedi gli zoccoli di legno. Una tradizione del genere appartiene anche al nostro folclore, non solo a Broadway. La novità è data dal modo in cui abbiamo mischiato modernità e tradizione”. E dell’ondata di film americani ispirati alle arti marziali giapponesi, tipo “Kill Bili” di Tarantino e “L’ultimo samurai” con Tom Cruise, cosa ne pensa Kitano? “Mi fa venire in mente il fenomeno degli spaghetti-western. Quando gli italiani, e non solo loro, impazzirono per l’epopea western reinventata di sana pianta da Sergio Leone e da tanti altri registi con meno talento di lui. Ecco, anche quelle dei film di spada alla giapponese è solo una moda. E come tale presto finirà”.
Da L’Espresso, 30 ottobre 2003


di Alberto Dentice, 30 ottobre 2003

Sei d'accordo con la recensione di Alberto Dentice?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
75%
No
25%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico
Zatôichi | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
Pubblico (per gradimento)
  1° | paola di giuseppe
  2° | g.
  3° | baba
  4° | luca scialò
  5° | martix85
  6° | nick castle
Festival di Venezia (2)


Articoli & News
Immagini
1 | 2 |
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità