Una settimana da Dio |
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Un film di Tom Shadyac.
Con Jim Carrey, Jennifer Aniston, Morgan Freeman, Philip Baker Hall, Catherine Bell.
continua»
Titolo originale Bruce Almighty.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 102 min.
- USA 2003.
MYMONETRO
Una settimana da Dio
valutazione media:
3,17
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
Pesca miracolosa per il nuovo film di Jim Carrey, che nel lungo weekend americano del Memorial Day ha cacciato dai vertici degli incassi il pompatissimo Matrix Reloaded. La storia pare il remake inconfessato di un altro titolo della sua filmografia, sempre diretto da Shadyac, ossia Bugiardo bugiardo. La vita di un uomo insensibile e carrierista, attentissimo a se stesso ma sordo a chi gli vuol bene, è ribaltata come un calzino dall'ingresso di un elemento metafisico: nientemeno che Dio, nel caso specifico.
Dopo una lunga serie di rimostranze indirizzate all'Onnipotente, il reporter televisivo Bruce ne fa la conoscenza (è nero e ha i tratti di Morgan Freeman) e si sente proporre di assumerne poteri e prerogative per una settimana, con annessi e connessi. Come dire: da una parte fa l'amore da dio con la fidanzata Grace, muove la luna e le stelle, brucia le tappe della carriera; dall'altra produce squilibri ecologici, rivolte di folla (ha fatto vincere tutti alla lotteria, ma solo pochi dollari) e altri guai assortiti. Gli è che Bruce è troppo egoista per preoccuparsi del prossimo e, quando pronuncia la frase "sia fatta la mia volontà", non pensa che al proprio vantaggio.
Come accade puntualmente in questo tipo di storie, nell'ultima parte la commedia cede il posto ai toni drammatici: perché Bruce possa espiare e capire la lezioncina morale (ammannita anche allo spettatore), dovrà perdere l'amore di Grace e finire investito da un camion. Una settimana da Dio è esattamente il film che gli americani vogliono vedere; quindi il suo successo, per quanto straordinario, non stupisce. Intanto perché è edificante, un po' come lo erano - ma ci vuol altro che Shadyac - i film di Frank Capra (qui citato con le immagini della "Vita è meravigliosa") cinquanta o sessant'anni fa. Poi perché c'è Jim Carrey con il suo repertorio di smorfie e gesti compulsivi: un po' in bilico fra i primi tempi, quando faceva Ace Ventura, e le prove più impegnative degli ultimi anni; comunque divertente e bravo a conquistarsi la nostra simpatia malgrado i difetti del personaggio che rappresenta.
Ben coadiuvato, anche, dal resto del cast: un Freeman dal sorriso divino, tutto vestito di bianco come si conviene all'Altissimo; Jennifer Aniston, graziosa con moderazione; un buffo cane incontinente, che annaffia a tormentone il salotto di Bruce e Grace. Chi è curioso di conoscere il Paradiso, poi, sappia che somiglia paripari a quello di un noto spot del caffè.
Da La Repubblica, 31 maggio 2003
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