Uno dei documentari più belli che siano mai stati girati,assai più incisivo e disturbante di molti prodotti di registi più "rinomati"(Moore in testa,con tutto il rispetto).Jarecki(che al momento purtroppo non ha girato altro),racconta la storia di Arnold Friedman e di suo figlio Jesse,entrambi condannati nei primi anni 80 con l'accusa di aver molestato a più riprese i giovanissimi alunni dei corsi d'informatica a cui presiedevano.Entrambi condannati dopo che il primo si dichiarò colpevole,mentre il secondo tentò di mitigare la propria condanna affermando di essere stato molestato a sua volta.Arnold Friedman si suicidò in carcere,Jesse fù rilasciato nel 2001.Il regista non vuole parlarci di un semplice caso di pedofilia,e non si limita a mostrarci i fatti nel dettaglio.
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Uno dei documentari più belli che siano mai stati girati,assai più incisivo e disturbante di molti prodotti di registi più "rinomati"(Moore in testa,con tutto il rispetto).Jarecki(che al momento purtroppo non ha girato altro),racconta la storia di Arnold Friedman e di suo figlio Jesse,entrambi condannati nei primi anni 80 con l'accusa di aver molestato a più riprese i giovanissimi alunni dei corsi d'informatica a cui presiedevano.Entrambi condannati dopo che il primo si dichiarò colpevole,mentre il secondo tentò di mitigare la propria condanna affermando di essere stato molestato a sua volta.Arnold Friedman si suicidò in carcere,Jesse fù rilasciato nel 2001.Il regista non vuole parlarci di un semplice caso di pedofilia,e non si limita a mostrarci i fatti nel dettaglio.Egli fa dei filmini amatoriali dei Friedman(girati pressochè in ogni momento,durante le liti e persino poco prima dei processi)la parte più cospicua del documentario.E ce ne mostra altri,più vecchi(quello dei cogniugi friedman da giovani,la sorellina di Arnold morta pochi anni dopo la sua nascita).Scandaglia la vita del protagonista per carpirne i segreti(il padre morì quando era piccolo e la madre iniziò a portarsi gli uomini a casa,la moglie Elanie afferma che a letto era piuttosto freddo)e trovare forse una spiegazione.Ma quando si ascoltano le interviste ai poliziotti,gli avvocati,al fratello di Arnold,ai bambini ormai adolescenti che accusarono i Friedman e quelli che invece negarono di aver mai subito molestie,non si sa più cosa credere.Se da un lato si scopre che le foto scattate in casa Friedman durante la perquisizione non corrispondevano alle testimonianze sul materiale rinvenuto,che i poliziotti torchiarono letteralmente i bambini perchè gli era stato ordinato di"non accettare un no come risposta",e che le vittime stesse si contraddicono e addirittura ritrattano(forse persino i genitori li imbeccavano a volte)non si può certo dire che i due accusati sembrino vittime innocenti,anzi...Dire che i tre figli di Arnold hanno facce da pervertiti è un eufemismo,in particolare Jesse.E dai filmati emerge una sorta di complicità tra figli e padre davvero inquietante,mentre la madre viene denigrata e umiliata senza ritegno poichè non crede all'innocenza del marito(che alla fine ammise di aver avuto in gioventù rapporti col fratello[che afferma di non ricordare],e molestato dei bambini,ma non quelli che lo accusavano).Per essere innocenti insomma,sono assurdamente allegri.Come se si trattasse di una sciarada.Emblematica la scena del filmato fuori dal tribunale,poco prima della condanna di Jesse.Questi fa il buffone coi fratelli,per poi avvicinarsi ai genitori dei bambini ed essere aggredito da uno di questi,e infine lo si vede in lacrime a chiedere(invano)clemenza al giudice.Ad emergere in tutto ciò non sono solamente la difficoltà a conoscere il vero,la capacità della gente(l'America)di lasciar esplodere la propria paranoia,dell'incapacità della legge di essere obbiettiva e lucida in certi casi.Ma anche dei lati oscuri della sessualità repressa,l'ambigua complicità del "branco",l'uso dell'immagine come voglia di protagonismo,e di come la farsa e l'assurdo finiscano per diventare inevitabilmente quotidiani in una situazione allucinante.Un documentario che scuote nel profondo,che avrebbe meritato un Oscar.
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