Roberto Nepoti
La Repubblica
Se "Ocean's Twelve" rinnova la suggestione del colpo perfetto con avventure rocambolesche in modo moderatamente divertente e asettico, questo scoppiettante film messicano regala più divertimento ed emozione nella sua baldanza - per nulla approssimativa: sceneggiatura da far invidia a un veterano - di opera seconda siglata da un ragazzo, argentino ma messicano di adozione, solo 23enne. Si chiama Hugo Rodriguez.
Nicotina perché il fumo, quanto mai tempestivamente in relazione alla cronaca italiana, è l'elemento o il pretesto che tiene insieme la storie. Un filo di fumo è il filo conduttore tra le storie che s'intrecciano in una notte, che finiranno in fumo al termine della notte.
Un giovanissimo pirata informatico, che non riesce a trovare da accendere la sigaretta, dovrebbe fornire ai suoi complici, un gangster anziano e l'altro giovane che litigano sui danni del fumo, un dischetto contenente dati bancari da offrire alla mafia russa in cambio di diamanti, ma sbaglia disco in seguito a uno scontro con la vicina che l'hacker ama disperatamente e spia segretamente.
L'equivoco provoca una catena di delitti e una scia di sangue che coinvolge una coppia di parrucchieri, un'altra coppia di farmacisti (in litigio perché lui vuole smettere di fumare e lei no), e due poliziotti.
La corsa è delirante e mozzafiato, tarantiniana ma con personalità originale. L'hacker è Diego Luna, che affiancava Gael Garcia Bernal in "Y tu mama tambien".
Da La Repubblica, 21 gennaio 2005
di Roberto Nepoti, 21 gennaio 2005