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A tquanto scritto nel 2022 su"The in Laws"(Andrew Fleming, vari sceneggiatorri, 2003)ho poco da aggiungere, salvo il fatto che la tematica dei consuoceri evidentemente scuote ancora gli States, nonostante tuttto("rivoluzione sessuale", famiglie allargate e atipiche)ma soprattutto il fatto che nel film si mette in scena il contrastro tra CIA e FIBI, ma anche proprio il fatto che si parla di CIA, ossia di controspionaggio "tranquilliamente"(anche se certamente dietro c'e'un lavoro, penso anche"certosino"di aucocensura da parte di chi ha scritto il film), mostrando anche i rapporti che la"protettrice dell'identita'nazionale"ha nel mondo, rapporti non proprio"idialliaci", che vedono coinvolti anche quelli con la criminaitti'a internzionale.... tatno poi nel divertimento tutto si"annebbia"o meglio si perde. Acnora: David Suchet, e'decisamente migliore in questa caratterizzazione piuttosto che nelle sue tante interpretazoni da protagonista di Hercule Poirot nei tanti TV-movies tratti da Agaatha Christie e che Candice Bergman, nel ruolo della moglie del secret agent, e'bravisismaIpur in un ruolo sacrificato, dato che la"dominanza"e'data ai suoceri o meglio consuoceri di genere maschile)in una parte di "flower power-woman"che ha a che vedere con la sua autobiografia, non fosse che per ovvie questioni relative ai"Seventies"e ai"Sixties" Per il resto, appunto, nulla da aggiungere,e anche perche'il deifnitiva il film, "rotuninario"anche se ben fatto, non merita troppi elogi.... Eugen
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