Looney Tunes Back in Action

Roberto Nepoti

Tempi duri: anche i personaggi dei cartoon possono essere licenziati. È quel che capita alla nervosa star della Warner Bros. Daffy Duck, cacciata da una vicepresidentessa bionda di fresca nomina. Contemporaneamente all'anatra perde il posto un altro dipendente dello studio, ma in carne ed ossa (Brendan Fraser), il cui padre è un agente segreto che recita nei film di spie per coprire il fatto di essere una spia. Lo ha rapito il boss di una multinazionale, deciso a diventare il padrone del mondo.
La coppia si lancia sulla pista dello scomparso; partecipa alle ricerche il coniglio "cool" Bugs Bunny le cui gag, senza l'anatra per vittima, hanno perduto di gusto. "Space Jam", che già mescolava i disegni animati della W. B. con attori umani, non era granché. Questa volta, invece, c'è l'uomo giusto al posto giusto: Joe Dante, regista di Gremlins e Small Soldiers nonché fan storico di Bugs Bunny & Co. imprime all'assurda avventura un ritmo d'inferno, facendo viaggiare personaggi e pubblico da Hollywood a Parigi (Louvre incluso) allo spazio, come su una delirante montagna russa.
Il mix d'animazione (parte in 3D) e riprese reali è complessivamente ben realizzato; le strizzate d'occhio a sfondo cinefilo sono gustose; il livello dell'umorismo alterna momenti esilaranti con altri di più blanda ispirazione. Ricca la partecipazione di guest-star (Steve Martin, Timothy Dalton, Joan Cusack); ma gli eroi di cartone rubano regolarmente la scena ai colleghi in carne e ossa.
Da La Repubblica, 27 dicembre 2003


di Roberto Nepoti, 27 dicembre 2003