Le intermittenze del cuore

Lietta Tornabuoni

Un anziano regista prepara un film sulla vita di Marcel Proust seguendo il procedimento di memoria involontaria identificato dallo scrittore. Il film non si farà per la morte improvvisa dei produttore: ma le libere associazioni, le intermittenze dei cuore, il ricordo che irrazionalmente e involontariamente nasce da un suono, un gesto, un sapore,il ritmo alterato d’un passo, riportano il regista ad alcune esperienze cruciali della sua vita, a una autobiografia emotiva.
Le intermittenze dei cuore di Fabio Carpi, con l’aiuto del grande protagonista Hector Alterio, racconta come nessun altro film l’età più inquieta, la vecchiaia: il passato e la memoria che assediano lo spazio esistenziale, l’antipatia sprezzante verso se stessi e i propri coetanei, la confusione e il vuoto, la fragilità, la malinconia, l’odio per il presente, la mancanza di speranza e di futuro. [...]

di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2117 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 24 giugno 2004