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Non agiografico, questo"IL Papa Buono", oriignariamente tv-movie, originale TV, 2003 di RickY Tognazzi, scritto con la moglie Simona Izzo e con Marco Roncalli, pronipote o comunue parente del"Papa Buono". Tognazzi ne ripercorre, con uno stile asciutto(efficaci anche e particolarmente i flash-backs in bianco e nero) e senza"sdilinquimenti"miracolisti o altro la vita, dalla nascita a Sotto Il Monte(Vegamo)alla formazione in seminario, in particolare sotto la guida di mons.Rabini-Tedeschi, mooderatamente "modernista", fino alla nomia a vescoco in anni difficili di guerra, ancora come legato apostolico a Istanbul, dove riesce a salvare da sicura morte 600 bambini ebrei destinati a morire in un lager(Treblimka o Auschwitz), riuscendo a convincere persino l'allora ambasciatore tedesco(anzista)Franz von papen, ai contrasti , da cardinale, con l'ex-collega di seminario e amico Mattia Carcano, anch'egli ormai cardinale,che fino quasi alla morte del Papa gli nasconde le lettere del comune amico Nicola Catania , sospeso a divnis in quanto deciso sosteinitore delle tesi moderniste di Ernesto Bonaiuti(grande teologo e storico del cristianesimo, anch'egli sospeso a divinis in anni precedenti)ai contrasti in Vaticano quando diventa Papa, con in conservatori e i nemici dichiarati(cadrinale Ottaviani)in ocassioen dell'indizione del Concilio Vaticano II°, alla grande battaglia per la pace espressa poi magistalmente nell'enciclica"Pacem in Terris", con accuse, da parte di personaggi ben precisi, di"filocomunismo", peraltro assolutamente assurde("la Chiesa non ha nemci", soleva affermare), ala tenerezza verso bambini e azìnziani(la famosa allocuzione della carezza del Papa ai bambini da dare da parte dei genitori-chi scrive l'ha ricevuta dalla mamma), dalla modestia che però non ha mai escluso il coraggio fino alla fine. nessun agiografismo, dicevo, stile secco ed essenziale, che però di ridà in pieno anche la carica emotiva di questo personaggio, Angelo Roncalli, il Papa buono, decisamente formato in teologia, in esegesi biblica, in teologia pastorale, in ogni ambito (anche diritto canonico, decisamente)quanto capace di approcciarsi a ogni fedele, anzi ad ogni uomo(inteso cme pesonea umana-particoalre la sensibilità verso le donne)come nessun Papa aveva saputo/voluto fare in precedenza. E vedendo il film(TV-movei)non si può a fare a meno di pensare al grande Alfred Loisy, grande teologo modernista, che affermava: "Aspettavamo il ritorno di Gesù, abiamo avuto invece la Chiesa"(intesa come gerarchia cogente, soprattutto in tendedno quella cattolica),. Ottimo il protagonista Bob Hoskins, l'eccelso interprete e regista teatrlae Carlo Cecchi, come cardianle Carcano, Arnoldo Foà quale cardianle Ottaviani, il"grande inquistore", leade rdell'ala iperconservatrice dlela curia, Erland Josephson nel ruolo imbarazz<ante del nazista Von Papen, come anche gli altri/le altre interrpreti che contirubisocno alla realizzazione di uno depo chi film TV alieni da ogni retorica e da ogni tentazione tout court apolgetico-miracolsitica. Rispetto alla media dei film televisivi, siamo nettamente al di sopra, anche per la capacità di rendere registicamente una sceneggiatura bella, complessa(nel senso hegeliano, ossia articolata). El Gato
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