Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
È la contiguità fisica” a legare i 4 capitoli di Ballo a tre passi (Italia, 2003, 107’). Così suggerisce Salvatore Mereu, ottimo esordiente trentottenne. E questo non significa solo che la coerenza narrativa sia data dal fatto che i protagonisti dei primo capitolo sono i compri-mari dei secondo e così via, in modo che sempre resti sullo schermo memoria degli stessi visi e degli stessi luoghi. La contiguità cui allude Mereu è anche più profondamente espressiva, più legata alla suggestione dei colori e dei suoni. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4794 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore Domenica 14 settembre 2003