Anything Else |
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Un film di Woody Allen.
Con Woody Allen, Jason Biggs, Christina Ricci, Danny DeVito, Stockard Channing.
continua»
Commedia,
durata 108 min.
- Gran Bretagna, USA, Paesi Bassi, Francia 2003.
MYMONETRO
Anything Else
valutazione media:
3,14
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
Ci fucilano, ma ci frugano in tasca diceva Edgar Degas dei suoi detrattori. Metà del cinema comico d'oggi copia a man bassa da Allen, eppure i trailer americani hanno scritto il nome del regista piccolo piccolo, cercando di spacciare Anything Else per un film soprattutto "di" Jason Biggs, l'eroe di quell'American Pie la cui terza puntata esce - da noi - proprio in questi giorni. Biggs, comunque, è bravo a fare da alter-ego a Woody, lasciando da parte i peli pubici sulle torte e le altre fesserie della serie goliardica. Nel film si chiama Jerry Falk, scrive testi comici per gli spettacoli altrui (come Allen faceva davvero alla sua età) ed è la controfigura perfetta del Woody di una volta, capace di innamorarsi a morte (Io e Annie), soffrire atrocemente per motivi sentimentali, farsi maltrattare dal prossimo e sentirsi colpevole per qualsiasi cosa gli accada intorno. Jerry convive con Amanda - la rotondissima Christina Ricci - che non sopporta più di essere toccata (ma solo da lui) e gli impone una quasi-suocera alcolista con la mania del musical. Non bastasse, il giovanotto ha per agente un inetto cronico (altro riferimento a un personaggio interpretato da Allen, in Broadway Danny Rose) con la faccia di Danny De Vito, che vorrebbe sollevare dall'incarico senza mai trovarne il coraggio. Quando va a confidarsi con lo strizzacervelli, quello nemmeno lo ascolta. Così finisce sotto l'ala protettiva di David Dobel, insegnante-scrittore ossessionato praticamente da tutto, un genio nel mettere le braghe al mondo che gli impartisce logorroiche lezioni di vita sul filo della demenza: la teoria quantistica è assurda, la Gestapo sta per tornare in azione, sentirsi rifiutare i rapporti sessuali provoca il cancro e via così. Vogliamo parlare d'ingratitudine? Anything Else è il film alleniano più divertente da qualche anno in qua, un fuoco d'artificio di gag, battute e paradossi uno più caustico dell'altro. Lui, in particolare, è più buffo che mai. Nel proiettare su Biggs tutti i tic e le manie del giovanotto frustrato che fu un tempo, si direbbe che Woody sia riuscito a realizzare una specie di transfert liberatorio tirando fuori, in un colpo solo, tutta l'aggressività repressa per decenni. Nella parte di Dobel, è diventato un piccolo superuomo, collezionista d'armi da fuoco, capace di demolire l'auto dei teppisti che gli anno soffiato il parcheggio e perfino di sparare addosso (così, almeno, racconta lui) al poliziotto razzista che si divertiva ad angariarlo.
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