Titolo originale | Haute tension |
Anno | 2003 |
Genere | Horror |
Produzione | Francia |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Alexandre Aja |
Attori | Cécile De France, Maïwenn, Philippe Nahon, Franck Khalfoun, Andrei Finti, Oana Pellea Gabriel Spahiu, Bogdan Uritescu. |
Uscita | venerdì 10 giugno 2005 |
MYmonetro | Valutazione: 0,00 Stelle, sulla base di 4 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 dicembre 2012
Sedicente horror della peggior lega, questa è l’ennesima propaggine di quel filone, tristemente in gran voga, che nella violenza e nella truculenza fini a sé stesse trova ogni ragione di esistere. Un’offesa al buon gusto e all’horror. In Italia al Box Office Alta tensione ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 746 mila euro e 246 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NO
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Alex e Marie, due ragazze, vanno a preparare gli esami universitari in campagna, a casa dei genitori di Alex. Neanche il tempo di scaricare i bagagli che arriva uno psicopatico che stermina la famiglia e rapisce Alex, non accorgendosi della presenza di Marie, che lo segue per salvare l’amica.
Sedicente horror della peggior lega, Alta tensione è l’ennesima propaggine di quel filone, tristemente in gran voga, che nella violenza e nella truculenza fini a sé stesse trova la propria ragione di esistere, il proprio corpus e ivi si compie. Una trama scritta in mezz’ora, l’assenza più assoluta di qualsiasi retroterra culturale, sociale, civile, morale, letterario o di qualsivoglia tipo, ne fanno nient’altro che una vetrina dell’osceno, 90 minuti nel retrobottega del macellaio.
Aldilà di ogni moralismo, questa immondizia offende il buon gusto, tanto quanto indigna gli amanti di un genere, l’horror, che si è guadagnato in decenni, faticosamente, una sua dignità. Dignità che viene criminalmente annegata nel sangue, a ettolitri, che invade questa imbarazzante porcheria.
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Un film tremendamente cupo, scioccante, terrificante, crudo. Immagini che alternano attimi di panico, di suspance, di buchi nello stomaco, a scene crude, che rimandano al cinema splatter anni settanta/ottanta Bella la costruzione del film, soprattutto nei primi 45 minuti, in cui le immagini attraggono lo sguardo, lo seducono, e allo stesso tempo creano il vuoto, il silenzio.
Alexia invita l’amica Marie a trascorrere un weekend nella casa di famiglia; tuttavia la notte stessa dell’arrivo uno psicopatico irrompe nell’abitazione e, dopo aver ucciso i genitori e il fratellino di Alexia, rapisce quest’ultima, portandola con sé sul suo vecchio furgoncino. Marie, dopo aver assistito impotente alla strage, si lancia all’inseguimento dell’amica, pronta a tutto pur di salvarla. [...] Vai alla recensione »
Il film non è quello girato da Mel Brooks nel '77 ma un sottoprodotto del genere horror che fa il verso ai gore e slasher italiani e non degli anni '70 toccando opere come 'Non aprite quella porta' 'Torso' 'Vestito per uccidere' 'Grindhouse' 'Shining' 'Secret Window' (per il modo in cui l'assassino è rivelato) e via discorrendo. Alcune sequenze sono ben girate specie quelle che riguardano il gore, [...] Vai alla recensione »
Il colpo di scena del secondo lungometraggio di Alexandre Aja è l’elemento che rovina uno splatter fino ad allora niente male. Ad una prima analisi fatta a caldo, il film può sembrare un capolavoro, mista unione di malata psicologia schizofrenica e puro splatter, ma una minima riflessione mette a nudo i limiti di Alta tensione. L’elemento scatenante il caos è rappresentato [...] Vai alla recensione »
Francamente non capisco perche’ alcuni critici abbiano stroncato questo film in modo cosi’ netto: certo, non ha pretese di trasmettere chissa’ quali messaggi, ma e’ un thriller, perbacco, non e’ mica un film di Bergman o di Lars Von Trier... Il suo unico scopo e’ di intrattenere, emozionare e far stare col fiato sospeso gli spettatori per la sua durata di circa un’o [...] Vai alla recensione »
E' il primo horror di cui sono riuscito a vedere solo i primi 50'... non voglio neanche sapere come finisce questa porcheria
Ho visto per sbaglio questo film l'altra sera in tv.... Proprio uno sbaglio!!! Quanto di peggio poteva essere partorito dalla mente del regista: trama inesistente, forzature assolutamente irreali ma in compenso tanto tanto sangue (e altro....). Credo che neanche gli amanti dello splatter più estremo possano apprezzare una simile porcheria....
Un film horror con un finale a sorpresa...a differenza di altri film del suo genere,non è mai banale e noioso...è ben strutturato e inizialmente non sembra nemmeno essere pauroso..in seguito col susseguirsi dei vari omicidi il ritmo cresce e porta fino finale inaspettato...lascia un pò perplessi ..quasi increduli di non essersi accorti per tutto il film che la verità [...] Vai alla recensione »
Un gran bel film horror. La trama mi è piaciuta molto, gli omicidi sono resi molto bene, c'è tanto sangue, c'è abbastanza splatter, la tensione è alta, (quindi il titolo è giusto), e l'attenzione dello spettatore rimane alta dall'inizio alla fine. Nel finale c'è un bel colpo di scena che a me piace abbastanza.
Peccato sprecare così una trama...frutto geniale della mente micidiale di Koontz, anche se non è accreditata l'ispirazione da Intensity, il film è ben girato ma ahimè non altrettanto ben scritto. Già qualcuno ha fatto notare le incongruenze della trama che, lungi dal poter essere sorvolate, spezzano il ritmo della suspence proprio in prossimità del finale. [...] Vai alla recensione »
Pessimo, pessimo e ancora pessimo..... Visto per sbaglio l'altra sera in tivvù, devo dire....proprio per sbaglio!!!! Trama inconsistente, forzature per far quadrare una storia che comunque non sta in piedi. Anche per gli amanti dello splatter più spinto...davvero troppo!!
Chi parla della sceneggiatura scarsa e scritta in poche righe ignora che il film è un rifacimento che segue passo passo il libro di Dean Koontz INTENSITY, almeno fino alla fine. Romanzo di eccezionale bellezza e tensione. Il film di Aja riesce a mantenere quella tensione e dimostra da alcuni stili registici utilizzati che non era fumo. E infatti ne ha fatto di strada in questi anni.
Sono un amante di horror, ma in generale di qualsiasi film mi tenga sulle spine, bhe questo film ti tiene incollato alla schermo a farneticare su varie possibilità di finale .. su quale sia la "sola" .. e poi in fine scopri di non aver capito nulla.. e rimani colpito sia dalla trama che dai molteplici cruenti atti che sono molto curati e ben visibili.
...ma se volete conoscere il vero horror guardate Martyrs.
Ho visto migliaia di film nella mia vita, questo è sul podio per il film più brutto. Regge un po' la recitazione e la fotografia il resto del film è quanto di peggio si possa trovare in cinematografia.
Film non per tutti, vista la cifra ultraviolente, ma genialmente crudele, irriverente, adrenalinico, spiazzante. E disgustoso, ovviamente. Sorta di bignami del cinema horror/splatter degli ultimi 30-35 anni, il film non è però un semplice riassunto, ma introduce un nuovo linguaggio, una nuova (efferata) estetica, narrando una storia di follia legata alla potenza possessiva e [...] Vai alla recensione »
Prima cosa, Luc Besson, strombazzato dalla promozione italiana, è tra i coproduttori, non accreditato, però la sua cifra stilistica è inesistente. Seconda cosa: Alta tensione è tra i migliori thriller-horror degli ultimi anni. Se non fosse per una soluzione finale irritante, che apre squarci inediti ma del tutto inutili e perfino vigliacchi, sarebbe perfetto.
Alexandre Aja dirige con i soldi (e sotto un controllo produttivo certo non invisibile di Luc Besson) Alta tensione, neo horror all'europea. Ovvero senza emozioni che non siano di esplicita irrisione e scherno verso modelli americani profondi e non capiti. Vale una sola immagine straziante di Jim Muro o di Frank Henenlotter di tutto questo pretenziosa, ammiccante e subalterna sequela di «isotopi» narrativi [...] Vai alla recensione »
C’è una casa tra i campi coltivati di Francia. È isolata, ideale per borghesi in fuga e serial killer territoriali. Et voilà: una famiglia sterminata e due splendide universitarie in pericolo. Il maniaco omicida ha la faccia di un Van Morrison involgarito (si chiama Philippe Nahon ed è una presenza quantomeno massiccia), le due ragazze sono Cecile De France (che è belga) e Maiwenn.