Silvio Danese
Quotidiano.net
La vita in Israele nel sottosuolo del quotidiano. Un romanzo corale nel cuore del nostro tempo. Con un artificio (un film di due ore in una quarantina di piani-sequenza) e un'idea (l'assenza degli attentati per riferirne l'incombenza) Amos Gitai lascia i lidi di guerra («Kippur», «Kadosh») per un quartiere modello d'inquieta sopravvivenza, tra Jaffa e Tel Aviv: un soldato affitta una casa per nascondere l'amante con cui copula puntualmente, un giovane si ostina a credere che il periodo di leva nella confusione politica merita la diserzione, una poliziotta cerca di allargare abusivamente la casa, qualcuno ricorda Auschwitz, altri se la prendono con gli extracomunitari. [...]
di Silvio Danese, articolo completo (1139 caratteri spazi inclusi) su Quotidiano.net 13 settembre 2003