Titolo originale | 21 Grams |
Anno | 2003 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Alejandro G. Iñárritu |
Attori | Sean Penn, Benicio Del Toro, Naomi Watts, Clea Duvall, Danny Huston, Charlotte Gainsbourg Eddie Marsan, Melissa Leo, Denis O'Hare. |
Tag | Da vedere 2003 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,29 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 30 gennaio 2017
Tre drammi umani s'incrociano a partire da un incidente stradale. La vita e la morte che si danno il cambio, come pure la gioia e la sofferenza. Uno stile per immagini ricco d'inventiva, che però deve ancora maturare ed asservirsi al racconto complessivo. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 2 candidature a SAG Awards, In Italia al Box Office 21 grammi ha incassato 3,2 milioni di euro .
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Middle America. Un ex malavitoso Jack Jordan (Benicio Del Toro) torna a casa in macchina per la festa del suo compleanno. Troppo veloce in una curva investe e uccide un padre con le sue 2 bambine. Nonostante la sua sofferenza, Cristina (Naomi Watts) concede il dono del cuore di suo marito. Il felice beneficiario di questo dono, Paul (il bravissimo Sean Penn) rinasce una seconda volta e si allontana da sua moglie (Charlotte Gainsbourg) per andare alla ricerca della donna che il suo nuovo cuore aveva amato fino all'incidente.
Ecco presentato in lineare la trama di un film denso che ruota, come fa il montaggio, intorno alle vicende devastanti dei 3 protagonisti che provano a ritrovare il senso della loro vita. Scavando profondamente nel dramma, il film tratta di molti (troppi) argomenti: fanatismo religioso, inseminazione artificiale, dono di organi, aborto, vendetta, ingiustizia della sorte, moralità, paura della morte e peso della propria vita: 21 grammi (dicono che sia il peso che perdiamo al momento della morte!) nella bilancia con il peso della vita dei propri cari. Interpretato magistralmente dai 3 protagonisti, questo film ricco di emozioni drammatiche sconcerta di sicuro ma non lascia indifferenti. Resta però una domanda: 21 grammi è (s)montato senza logica temporale per metterci nella stessa confusione mentale dei 3 personaggi principali (come nel film Memento) o per dare un tocco originale ad un film con dei temi che non lo sono più?
Le vite di tre persone: Paul, Jack e Christina si intrecciano dando origine ad una storia drammatica ma al tempo stesso ricca di speranza e di amore. Il giovane regista Inàrritu, dirige una pellicola particolarmente originale ma alquanto spiazzante per lo spettatore, a causa della sua narrazione volutamente frammentata. 21 grammi e' il peso che si perde al momento della morte; molti sostengono che sia il peso dell'anima. Un titolo sconcertante per un film denso di emozione. Il cast e' da Oscar!
Il processo di cooptazione, da parte di Hollywood, nei confronti dei più talentuosi registi internazionali, porta spesso questi ultimi a castrare, disperdere e sacrificare la propria visione del cinema, sacrificandola sull'altare del business e dello star systems. Verhoeven ed Emmerich sono gli esempi più evidenti di questo triste fenomeno. L'attesa per la seconda opera (si sa, la più difficile) del regista brasiliano Inarritu, autore del capolavoro Amores Perros, datato 2001, aveva raggiunto picchi notevoli non solo per la naturale curiostà di vedere nuovamente all'opera un così originale e feroce narratore delle umane miserie, ma anche perché stavolta, il teatro della tragedia era lontano dal suo paese d'origine.
Fortunatamente, tutto stavolta è filato liscio.
21 Grams, pur con le sue piccole imperfezioni, è un film potente, drammatico, angosciante, capace come poche altre pellicole di trattare la morte e lo strazio che ne consegue in maniera asetticamente umana. E non stupisca il potenziale paradosso. Le reazioni alle peripezie del terzetto Watts, Penn e Del Toro potranno essere molto variegate tra gli (si spera numerosi) spettatori che avranno il coraggio (e ce ne vuole) di sopportare il viaggio di 120 minuti agli inferi proposto da Inarritu.
21 Grams è triste, molto triste. Il titolo, che prende spunto dal fatto che, all'istante del decesso, ogni essere umano perde 21 grammi, incrocia tre storie disperate, unite dalle conseguenze di un tragico incidente stradale, elemento portante e caratterizzante anche del primo film del regista. Nel film c'è tutto. Vita, morte, riflessioni su Dio e la religione, sulla ineluttabilità del fato, sul destino ed i tragici o meravigliosi scherzi che ci propone, sull'amore, la droga, il sesso. Forse troppi temi buttati sul piatto, ma, incredibile dictu, tutti trattati in maniera essenziale e coerente. Il film è asciutto, puntuale, preciso, e la scelta di utilizzare la crema degli interpreti "off" di Hollywood si rivela molto felice.
Tutti gli attori sono assolutamente straordinari, impossibile fare una scala di valori: se Penn ha giustamente vinto un premio a Venezia come migliore attore, sarebbe veramente deprimente vedere i Globe o l'Academy snobbare le performance della Watts (bellissima), del polveroso Benicio Del Toro, e diciamolo, anche di tutti i comprimari che permettono alla pellicola di rasentare l'eccellenza.
Il montaggio, che spezza le trame e mescola tempi e spazi, tende inizialmente a confondere lo spettatore ma permette, una volta annodati i primi fili della storia, di aumentare il patos ed il coinvolgimento. Purtroppo, il confine tra dramma e melodramma è labilissimo ed in certi (pochi) punti, anche il rigore di Inarritu viene blandito dallo scorrere di una serie di avvenimenti se non improbabili, certamente forzati(come la improvvisa e annientante passione tra la Watts e Penn).L'economia del film non ne risente particolarmente, ma qualche integerrimo e radicale cultore delle reazioni causa -effetto potrebbe storcere il naso.
21 grammi, a dispetto del titolo resta un titolo di enorme peso nella cinematografia recente. Graziato da una colonna sonora toccante e da un fotografia attenta a cogliere dettagli, particolari e sfumature, è una pellicola che sarebbe, specie dopo questo annientante natale, delittuoso perdere.
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Inarritu con la complicità di Sean Penn e Benicio Del Toro costruisce magistralmente un altro film sulla morte, in cui il fato decide in modo onnipotente e onnipresente il destino dei protagonisti, slegate vite che si incontrano in modo perfetto, e sembrerebbe completamente casuale, vanno a creare un intreccio di incredibile fattura e carica drammatica.
E' uno di quei film di cui non puoi perdere nemmeno un fotogramma, un puzzle impegnativo, si, per spettatori quantomeno attenti e appassionati, quelli che non vanno al cinema per ridere di battute stupide masticando pop corn. La storia, l'argomento, sono roba seria, affidati sapientemente a grandi attori e a un ottomo regista che combacia l'esigenza del racconto alla credibilità [...] Vai alla recensione »
Non ci sono parole per descrivere questa intensa opera d'arte realizzata dal regista messicano di "Amores Perros". Con questa pellicola, il regista si è superato creando un film che racconta di tre episodi raccontati con molta delicatezza ma con una intensità mozzafiato: la presenza in più scene della macchina a mano e il montaggio di scene alternate del film permette [...] Vai alla recensione »
Il film rivelò in pieno le tematiche del regista e sceneggiatore messicano Alejandro Inàrritu che in seguito confermò il suo talento nei suoi successivi film come Babel, Birdman e Revenant che ebbero molteplici riconoscimenti (tra l'altro: l'Oscar 2015 per la regia di Birdman e gli Oscar 2016 per la regia e la sceneggiatura di Revenant).
Tre famiglie che nulla hanno a che fare tra di loro, si ritrovano a dover fronteggiare un incastro terrificante. Un ex galeotto che cerca di ricominciare da capo investe due bimbe ed il loro padre. Il cuore del padre verrà donato ad un professore universitario in attesa di trapianto che si trova a fronteggiare la richiesta della compagna di avere un figlio.
Al suo secondo film, il primo prodotto a Hollywood, il talentuoso regista Alejandro G. Inàrritu traspone sullo schermo l'intricata sceneggiatura di G. Arriaga, dalla complessità tematica molto ambiziosa, forse troppo: tra i principali temi trattati ci sono la Provvidenza Divina e la Fede, nonché la perdita di quest'ultima a causa di un presunto tradimento di Dio verso il [...] Vai alla recensione »
“Questa è la sala d’attesa della morte”: sono queste le parole con cui si apre 21 grammi, pellicola diretta dal messicano Alejandro Gonzàles Inàrritu. Ed in effetti si ha la sensazione, per tutta la durata del film, di vivere nell’anticamera, sull’orlo dell’abisso dei protagonisti. L’impronta nostalgica consente allo spettatore di vivere [...] Vai alla recensione »
"21 Grammi”giunge come un soffio pesante, sebbene sia il peso di un nichelino, di un colibrì, di una barretta di cioccolato, ma diventa un macigno sul cuore già alle prime inquadrature. L’unità temporale è continuamente spezzata, come le vite dei protagonisti, e la sceneggiatura è complessa quanto le loro anime; un montaggio vertiginoso, vero protagonis [...] Vai alla recensione »
La cifra stilistica che contraddistingue questa intensa pellicola del grande regista messicano Alejandro González Iñárritu è data dal montaggio irregolare delle scene filmate che non sono messe in ordine temporale secondo lo sviluppo della storia, bensì sono messe in modo totalmente disordinato (ma ben studiato), tanto che si trovano una dietro all’altra sequenze [...] Vai alla recensione »
Inarritu ha dato al cinema contemporaneo una nuova prospettiva con la quale inquadrare le storie, e così in 21 grammi, ripercorrendo la struttura narrativa di Babel, incrocia tre storie diverse, quella di un ex criminale redento, Benicio Del Toro, di un uomo malato in attesa di un trapianto di cuore, Sean Penn e della moglie del donatore, Naomi Watts, cercando nel dolore il comune denominatore. [...] Vai alla recensione »
Probabilmente uno dei migliori film dello scorso decennio. Eì un film impegnativo dalle tinte vivide, dove i fatti dominati da un fato oscuro, vengono presentati, anticipatamente alla narrazione. E' un film che ininizia con la fine, dove un sapiente sfasamento dei piani temporali, serve al dispiegarsi di scorci di verità. Davvero per un po' sembra di venir proiettati nel fosco [...] Vai alla recensione »
gran bel film girato magistralmente x 1 pubblico perspicace.benicio del toro,nei panni di 1 uomo catturato dalla fede x scappare dal male,recita da grande attore qual'è...da vedere...
film molto complesso da seguire bene....ma davvero un gran bel film...cn ottime interpretazioni...bravi
Il film è veramente bello, da brividi in tutti i sensi...attori superlativi!!!!!
fidatemi di me il film è veramente bello, si merita tutte e cinque le stelline!!!!!
Il film è indubbiamente uno dei più emozionanti e coinvolgenti che abbia mai visto...la storia è fantastica e fa riflettere molto sul valore della vita anche se in alcuni punti è a dir poco sconvolgente e lascia senza parole. Naomi Watts è veramente fantastica in ogni scena, la sua bravura fa venire i brividi, da Oscar assolutamente!!! Anche gli altri attori sono molto bravi, ma come lei nessuno.
é davvero difficile parlando del reale,riuscire a realizzare attraverso la settima arte un film del genere.In queste pellicole solitamente manca sempre un soldo per fare una lira,e allora molti registi,attori,produttori,sceneggiatori si buttano su film a effetto,più semplici,ausiliati dai numerosi strumenti che l'epoca ci dona. Ma qui no,qui tutto è così dannatamente [...] Vai alla recensione »
Girato interamente con telecamera a spalla, il film è stato definito da una famosa rivista come " un viaggio all'inferno e ritorno...". Personalmente la visione non mi ha dato questo risultato. Di certo non si può restare delusi da Attoni come Sean Penn, Naomi Watts e Benicio del Toro. I protagonisti rappresentano Amore, speranza, e vendetta, ma ho visto anche nel finale [...] Vai alla recensione »
sono pienamente d'accordo con la tua recensione. un film sicuramente criptico per i suoi stravolgimenti spazio-temporali e per i cambiamenti che caratterizzano i protagonisti per tutto il film. intenso e realistico, merito di tre grandi attori. bello il "lieto fine" dolce e amaro allo stesso tempo grazie ad un disperato gesto d'amore che ha quasi carattere metafisico.
RITENGO CHE QUESTO FILM SIA UNA SORTA DI VIAGGIO NELL'ANIMA DI OGNUNO DI NOI, PERCHE' SONO POCHE LE PERSONE CHE NON POSSONO LASCIARSI TRASPORTARE DAL SUO RITMO E DALLA SUA STORIA!
Ci vuole una buona dose di genio per saper incrociare i flashback come riesce ad Inarritu. Certo non sfugge la replica dello stesso stile di Amore Perros. Naomi Watts si conferma una grande interprete e convince anche Sean PEnn, di cui pure (nel mio piccolo) non sono un grande estimatore. La trama avvince indubbiamente e ti lascia incollato fino all'ultimo.
un capolavoro della Storia del cinema. questo film penetra a fondo nel dolore causato dalla perdita delle persone care, perdita avvenuta in maniera violenta, improvvisa, inaspettata... e si interroga anche su cosa questa perdita comporti per chi l'ha causata o per chi ne ha tratto benefici. emblematica la scena finale, in cui Paul non può sopportare i 21 grammi dell'anima di Michael [...] Vai alla recensione »
Adoro questo film forte, dramamtico e impegnativo, interpretato magistralmente dalla coppia Del Toro-Penn. Fantastico il montaggio, bellissima la sensazione di incertezza che lascia nello spettatore. Una pellicola che secondo me va guardata assolutamente.
Alejandro G. Iñárritu cerca di trasporre al meglio una sceneggiatura intrigata del connazionale Guillermo Arriaga, nella quale le vite dei protagonisti si intrecciano e orbitano intorno ad un evento drammatico: un incidente stradale.La scelta è quella di scomporre i pezzi della storia e di mescolare gli eventi in un ordine temporale confuso e irregolare.
Avendo già visto 3 gran bei film del regista messicano 2 volte premio oscar Alejandro Inàrritu (Babel, Birdman e Revenant) le aspetttaive per questa sua seconda regia erano comunque alte, ma purtroppo il film "21 grammi" si è rivelato un'autentica delusione. I motivi principali di questa pellicola decisamente non sufficiente sono i seguenti: 1) il film è costruito [...] Vai alla recensione »
Un pick up investe un uomo e due bambine uccidendoli. E' il fatto attorno a cui si dipana la vicenda narrata dal film. Si intrecciano e si incontrano le storie, i drammi, i sentimenti dei personaggi di tre famiglie. Ci troviamo però di fronte ad un racconto non lineare. Il quadro viene dipinto attraverso una serie di tanti frammenti, in forma spesso di flashback, che alla fine [...] Vai alla recensione »
Un film che arriva dritto al cuore...fa venire veramente i brividi per quanto è toccante!!!!
Tutto stupendo, attori, regia, montaggio, trama...capolavoro.
Si dice che perdiamo 21 grammi di peso, nell’istante della morte. Intorno a quella possibile soglia terminale si muovono come fantasmi i con pi di Paul (Sean Penn), professore malato di cuore, Jack (Benicio Del Toro), un ex galeotto in cerca di redenzione dopo una vita segnata dalla violenza, e Cristina Peck (Naomi Watts), giovane donna che perde il marito e due bambine in un incidente automobilistico. [...] Vai alla recensione »
Da una parte c'è il professor Paul Rivers (Sean Penn), gravemente cardiopatico e in attesa di trapianto: sua moglie Mary (Charlotte Gainsbourg) vuole un figlio, fosse pure con l'inseminazione artificiale. Il dolore fa precipitare la crisi e i due si lasciano. Dall'altra c'è Cristina (Naomi Watts), moglie e madre amorosa: in un incidente muoiono il marito e due bambini travolti dal veicolo di Jack Jordan [...] Vai alla recensione »
Dicono che 21 grammi sia il peso che si perde nel momento dei trapasso dalla vita alla morte: forse il peso dell’anima. Come è facile intuire dalla premessa, questo secondo film del regista messicano Gonzales Inarritu, rivelatosi a livello internazionale con Amores Perros è un melodramma che affronta un tema difficile, con la volontà di provocare balzi al cuore e lacrime di commozione.
Un film messicano interpretato quasi soltanto da attori anglosassoni e perciò parlato in inglese. Molto diverso, per risultati, dall’altro, Amores perros, con cui il suo regista, Alejandro Gonzáles Iñárritu, e il suo sceneggiatore, Guillermo Arriaga Jordán, avevano raccolto nel 2000 premi a bizzeffe, a cominciare da quelli del Festival di Cannes dove venne presentato in anteprima mondiale.
Quanto pesa la vita? Secondo Alejandro Gonzalez Inarritu, messicano già autore del notevole Amores perros, la risposta è nel titolo del suo nuovo film, girato negli Usa: 21 grammi. È il peso che ogni corpo perde nell’istante in cui muore;quindi, il peso dell’anima che sale in cielo. Forse è solo una bizzarria cabalistica, come appare bizzarro e abbastanza gratuito il fatto che unodei tre protagonisti, [...] Vai alla recensione »
«Che abbiate paura o meno della morte, quel momento arriverà e il vostro corpo peserà ventuno grammi in meno. Quei ventuno grammi sono il peso dell'anima di una persona. E quel peso viene portato da coloro che sopravvivono». È quello che dice Paul Rivers (Sean Penn, premiato a Venezia per questa interpretazione) intubato e in fin di vita in ospedale a inizio e fine del film 21 grammi di Alejandro [...] Vai alla recensione »
Pochi se ne erano accorti, ma pare che 21 grammi sia il peso che ciascuno perde nel momento in cui muore, il peso dell’anima. Il giovane regista messicano Alejandro Gonzales lnárritu, ammirato e premiato autore di Amores perros, racconta storie che potrebbero appartenere a una antologia del dolore contemporaneo. Il religiosissimo Benicio Del Toro uccide in un incidente d’automobile un uomo con le sue [...] Vai alla recensione »
I ventun grammi del titolo sarebbero quelli che perdono gli uomini nel momento in cui muoiono. Per chi ci crede, quindi, il peso dell’anima. Intorno a questa curiosa intuizione lñàrritu, autore dell’osannato Amores perros, costruisce un film polifonico, le cui voci si incastrano tra loro come in un puzzle. Chi ha la pazienza di assemblare i pezzi si fa un’idea del quadro: un avanzo di galera in cerca [...] Vai alla recensione »