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E' vero, pur non essendo tutto uno splendore, questo è uno degli ultimi puri e godibili, di sani principi, film d'azione. Vin Diesel, che allora era un attore di grido e al cinema vendeva biglietti come il pane, se la cava egregiamente in questo semplice film di spionaggio diretto da Rob Cohen, che, regista di mestiere, dirige con mano sicura, anche se le scene più veloci non sono dirette da lui ma da Alexander Witt, in ogni caso la mano di Cohen si sente. Xander (Vin Diesel) è un praticante di sport estremi, spesso illegali, che includono furtarelli punitivi a chi abusa di potere ad esempio. Dopo esser statop scovato gli viene proposto o di andare in galera o di lavorare per la CIA come infiltrato in una organizzazione anarchica terroristica a Praga. Nell'evolversi delle cose, tra chi si rivelerà per quello che davvero è, i fatti saranno sconcertanti, e l'obbiettivo dell'organizzazione sarà presto chiaro. In fin dai conti, viste le cagate di pellicole d'azione uscite negli ultimi anni, questo si palesa come un vincitore e con più di una scena da ricordare (la scena del cecchino fuori dal ristorante, l'assalto alla casa Yorgi e l'inseguimento in snowboard). Non male le musiche originali alla 007 di Randy Edelman.
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