darkenry
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lunedì 24 settembre 2012
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un thriller coinvolgente
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Mun è una ragazza di vent'anni cieca dall'età di due anni, che, grazie ad un trapianto di cornee di un donatore sconosciuto, riacquista la vista. Dopo un pò però Mun comincia anche a vedere visioni misteriose e molto inquietanti. Infatti ora lei è in grado di vedere le anime dei morti che all'inizio, dato che non riusciva a vadere ancora bene, lei scambiava per persone reali. Lei non solo vede le persone morte, ma anche creature vestite di nero e dal viso bianchissimo che accompagnano le anime, quando queste muoiono. Questo sarà l'inizio per lei di un vero incubo. Il film dei fratelli Pang è formato da un cast di ottimi attori.
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Mun è una ragazza di vent'anni cieca dall'età di due anni, che, grazie ad un trapianto di cornee di un donatore sconosciuto, riacquista la vista. Dopo un pò però Mun comincia anche a vedere visioni misteriose e molto inquietanti. Infatti ora lei è in grado di vedere le anime dei morti che all'inizio, dato che non riusciva a vadere ancora bene, lei scambiava per persone reali. Lei non solo vede le persone morte, ma anche creature vestite di nero e dal viso bianchissimo che accompagnano le anime, quando queste muoiono. Questo sarà l'inizio per lei di un vero incubo. Il film dei fratelli Pang è formato da un cast di ottimi attori. La trama non sarà molto originale ma il film funziona grazie ad un'ottima regia che riesce ad unire la tensione e la paura con momenti davvero drammatici e commuoventi.
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elgatoloco
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lunedì 29 luglio 2019
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grande film fantastico-horror
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Quando si dice"fantastico-horror"o, invertendo i termini, horror fantastico, abbiamo alcuni esempi(pochi)di opere magistrali: dove l'effetto hard boiled, Gruseleffekt, l'horreur qui hante etc., deriva tutto dalla"testa", dall'interno, senza bisogno di estrinsercare con effetti violenti, ammissibili, certo, in Dario Argento e in pochi altri, insopportabili in altri., Ora"The Eye"dei Pang Brothers(2002) , è un film che non mostra sangue o effettacci, ma che fa sortire la paura da dentro, dalle visioni terribili di una ragazza cieca(non "cieca nata", ma quasi)che ha subito un trapianto da parte di una ragazza birmnana, morta, dalla vita difficile, che"vedeva"o meglio pre/vedeva cose e situazioni e da ciò ingustamente etichettata come"bruja"-straga-sorciére- witch etc.
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Quando si dice"fantastico-horror"o, invertendo i termini, horror fantastico, abbiamo alcuni esempi(pochi)di opere magistrali: dove l'effetto hard boiled, Gruseleffekt, l'horreur qui hante etc., deriva tutto dalla"testa", dall'interno, senza bisogno di estrinsercare con effetti violenti, ammissibili, certo, in Dario Argento e in pochi altri, insopportabili in altri., Ora"The Eye"dei Pang Brothers(2002) , è un film che non mostra sangue o effettacci, ma che fa sortire la paura da dentro, dalle visioni terribili di una ragazza cieca(non "cieca nata", ma quasi)che ha subito un trapianto da parte di una ragazza birmnana, morta, dalla vita difficile, che"vedeva"o meglio pre/vedeva cose e situazioni e da ciò ingustamente etichettata come"bruja"-straga-sorciére- witch etc... Il fim è cinese(scuola di Hong-Kong, per la precisione), da vedere in ogni caso, possibilmente non proprio nell'ora dei fantasmi, appunto e sa coniugare la capacità visiva con la tradizione cinese, millenaria, dei racconti di fantasmi, che sono probabilmente tra le migliori ghost-stories di ogni tempo. La protagonista Angelica Lee è di un'intensità rara, decisamente efficace, che non ha bisogno di una gestualità e di una mimica eccessiva per rendere in pieno al suo personaggio(come molti/e interpreti europee e talora statunintesi)ma si limita all'essenziale, rendendolo benissimo. "THe Eye", che ha la forza visiva strascinante di pochi altri film, non è da confodnere con il remake, posteriore di sei anni, stanunitense, diretto da David MOreau e da Xavier Palud, decisamente inferiore anche se non disprezzabile. El Gato
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gianleo67
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sabato 15 febbraio 2014
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vedere o non vedere, questo è il problema...
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Giovane ragazza di Hong Kong rimasta cieca in tenera età, riacquisisce la vista grazie ad un provvidenziale trapianto di cornee, iniziando però a soffrire di strane allucinazioni diurne ed inquietanti incubi notturni in cui sembra entrare in contatto con le anime di persone che hanno da poco subito una morte violenta o dolorosa. In cura presso un giovane psichiatra che si è innamorato di lei, finirà per scorpire che le misteriose ragioni di questo fenomeno sono dovute alla sfortunata donatrice dei suoi nuovi occhi.
Insolito horror made in Hong Kong che rifà il verso da un lato alle ossessioni sulla autonoma identità delle singole parti del corpo umano già frequentate dal recente cinema americano (Body Parts - 1991 - Eric Red) e dall'altro al più prolifico filone dell'horror animista orientale (giapponese e non solo) di cui riprende le cupe ossessioni per una dimensione extrasensoriale angosciante e oppressiva e le complicate dinamiche (al limite del parossismo narrativo) tra scientismo d'accatto e orrifiche comparsate fantasmagoriche.
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Giovane ragazza di Hong Kong rimasta cieca in tenera età, riacquisisce la vista grazie ad un provvidenziale trapianto di cornee, iniziando però a soffrire di strane allucinazioni diurne ed inquietanti incubi notturni in cui sembra entrare in contatto con le anime di persone che hanno da poco subito una morte violenta o dolorosa. In cura presso un giovane psichiatra che si è innamorato di lei, finirà per scorpire che le misteriose ragioni di questo fenomeno sono dovute alla sfortunata donatrice dei suoi nuovi occhi.
Insolito horror made in Hong Kong che rifà il verso da un lato alle ossessioni sulla autonoma identità delle singole parti del corpo umano già frequentate dal recente cinema americano (Body Parts - 1991 - Eric Red) e dall'altro al più prolifico filone dell'horror animista orientale (giapponese e non solo) di cui riprende le cupe ossessioni per una dimensione extrasensoriale angosciante e oppressiva e le complicate dinamiche (al limite del parossismo narrativo) tra scientismo d'accatto e orrifiche comparsate fantasmagoriche. Frutto di una messa in scena articolata e non particolarmente banale (alcune invenzioni visive e movimenti di macchina sono più che apprezzabili benchè risulti sacrificato il potenziale in esterni della caotica suggestione scenografica di Hong Kong) e di una ambiguità di fondo che (almeno nella prima parte) riescono a generare una giusta tensione narrativa lungo la sottile linea di demarcazione tra l'analfabetismo visivo della protagonista ('tu devi re-imparare a vedere' gli suggerisce il dottore innamorato) e la reale consistenza delle sue allucinazioni, sembra dissipare il suo lettigittimo patrimonio di credibilità fantastica in un assurdo finale dove si tenta a tutti i costi la carta della spiegazione razionale e si vira verso la facile deriva sentimentalista (gli orientali, a quanto pare, hanno un debole per le love story alla 'ghost'). Così, dopo il promettente spauracchio-tormentone di 'vedo la gente morta' ('Il Sesto Senso', 1999 - Night Shyamalan), si procede confusamente sulla via di una detection paranormale che riesca a liberare dai propri tormenti le anime di suicidi condannati ad una eterna compulsione iterativa e consegni la bella protagonista (la dolce e remissiva Angelica Lee) ad una vita di cecità fisica e felicità sentimentale oltre la catarsi finale di una sventurata Cassandra condannata a predire disastri per il resto dei suoi giorni e delle sue diottrie. Gli occhi,si sa, sono lo specchio dell'anima e l'amore, mai come in questo caso, è proprio cieco!
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cheekyboy
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venerdì 18 agosto 2006
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fatto benino,un pò scopiazzato però...
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Dopo un trapianto alla cornea,una ragazza di Honk Hong inizia a ricevere davanti ai suoi occhi dei veri e propri fantasmi che la perseguitano in continuazione.Grazie all'aiuto di un medico.la ragazza inizia ad indagare su queste strane presenze che nascondono una verità agghiacciante...
The Eye,primo capitolo dei Pang brother,strizza l'occhio al cinema occidentale viste le sembianze con alcuni film come"Il sesto senso"o"The others".
Il prodotto riesce bene a mettere abbastanza tensione.infatti ci si tiene sulle spine in parecchie scene anche se è da dire che il film non decolla affatto.Il finale nel"disastro"è girato male e con poca attenzione rispetto alle visive sceniche molto curate del film.
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Dopo un trapianto alla cornea,una ragazza di Honk Hong inizia a ricevere davanti ai suoi occhi dei veri e propri fantasmi che la perseguitano in continuazione.Grazie all'aiuto di un medico.la ragazza inizia ad indagare su queste strane presenze che nascondono una verità agghiacciante...
The Eye,primo capitolo dei Pang brother,strizza l'occhio al cinema occidentale viste le sembianze con alcuni film come"Il sesto senso"o"The others".
Il prodotto riesce bene a mettere abbastanza tensione.infatti ci si tiene sulle spine in parecchie scene anche se è da dire che il film non decolla affatto.Il finale nel"disastro"è girato male e con poca attenzione rispetto alle visive sceniche molto curate del film.
Rispetto agli ultimi e recenti filmetti orientali,questo horror coreano è sicuramente migliore.Da quì il cinema coreano ottiene più speranze e migliora in ogni genere cinamtografico.
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