Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
Una Londra senza inglesi: non ce n’è uno, in Piccoli affari sporchi di Stephen Frears. Africani, ispanici, cinesi, turchi, una folla di immigrati clandestini che, nelle viscere della “sala macchine”, fanno andare avanti l’immenso “transatlantico” sopra le loro teste. Sono portieri di notte, riassettano le camere, guidano i taxi, si occupano dei morti negli obitori. Lavori invisibili, rifiutati dagli indigeni, mal pagati e pur tuttavia essenziali.
Okwe e Senay sono un uomo e una donna presi nell’ingranaggio. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (1843 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore Domenica 21 settembre 2003