Halloween - La resurrezione |
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Un film di Rick Rosenthal.
Con Jamie Lee Curtis, Busta Rhymes, Aaron Stanford, Tyra Banks, Jacinda Barrett
Titolo originale Halloween Resurrection.
Horror,
durata 94 min.
- USA 2002.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
Ormai la vecchia, abusatissima frase "a volte ritornano", scippata a Stephen King, si è fatta inadeguata: ritornano sempre, i protagonisti dell'horror cinematografico "splatter"; quanto e più di Frankenstein, Dracula o l'Uomo Lupo. In attesa di vedere Freddy Krueger ( Nightmare) impegnato contro Jason ( Venerdì 13) nello stesso film, Freddy vs. Jason, tocca sorbirsi l'ennesima resurrezione di Michael Myers, lo sterminatore di adolescenti protagonista di sette puntate del serial per grande schermo inaugurato da John Carpenter nel 1978, che si presumeva (ma chi ci credette davvero?) definitivamente distrutto nella puntata del '98, Halloween 20 anni dopo.
L'ottavo episodio non è fatto per rinfrescarne la gloria. Nella casa della sua tormentata infanzia, Jason trova questa volta i giovani candidati di un "reality show" alla Grande Fratello, che cercano di farsi reciprocamente paura. Se tante volte avremmo voluto massacrare con le nostre mani i partecipanti a quel tipo di programma, il fatto che se ne occupi Jason non ci compensa affatto; né aggrapparsi a un argomento che fa tendenza (unito a scopiazzamenti dal già troppo sfruttato The Blair Witch Project) serve a rinnovare il repertorio del vecchio cinema di paura: tutta l'emoglobina che scorre per lo schermo e i vari colpi di scena hanno un aspetto, inesorabilmente, già visto. Piuttosto ingiustificata l'offerta della parte a Busta Rhymes, che è un ottimo rapper ma al momento non rivela nessuna capacità drammatica.
Del tutto immotivata quella della regia a Rick Rosenthal, il quale aveva già dato una prova men che mediocre nel secondo episodio della saga; tanto da obbligare Carpenter a sostituirlo. Quanto alla sempre affascinante Jamie Lee Curtis, il suo legame con la serie comincia a somigliare seriamente a una maledizione.
Da La Repubblica, 14 giugno 2003
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