Da zero a dieci

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Un film di Luciano Ligabue. Con Massimo Bellinzoni, Elisabetta Cavallotti, Pierfrancesco Favino, Barbara Lerici, Stefano Pesce.
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Drammatico, durata 99 min. - Italia 2002. MYMONETRO Da zero a dieci * * * - - valutazione media: 3,00 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
faith domenica 17 febbraio 2002
un bel 8 Valutazione 4 stelle su cinque
81%
No
19%

Bhe speravo tanto di prenderlo a scuola e sinceramente questo film lo merita....e' vero non e' facile il secondo film ...e dalle prime recensioni che ho letto ...tutti lo danno come un film troppo impegnato e alla fine inconcludente...ma sinceramente non sono d'accordo..in superfice si' e' vero che molti spunti del film sono messi al punto giusto cosi' da far risaltare la superfice,ma credo che in compenso sia un bel film. Sono sicuro che avra' un bel po' di pubblico,anche se credo che non influenzera' il mio giudizio...comunque credo piacera' agli inguaribili nostalgici come me e soprattutto a coloro che andranno al cinema senza pregiudizi ..dati dai precedenti lavori cinematografici o discografici del regista. [+]

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enzo70 giovedì 6 agosto 2015
una intensa passeggiata a rimini Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

Seguendo il filone delle notti da leoni, da eroi, dei weekend da bombaccioni a stelle e strisce, Ligabue fa un bel film e ci mette tutta l’italianità che può. Quattro amici, tra i trenta ed i quaranta anni, si ritrovano, dopo venti anni a Rimini per completare una vacanza finita improvvisamente venti anni prima, conosciamo la data, 2 agosto 1980, il quinto amico doveva raggiungerli partendo da Bologna, erano le ore 10,25 e la sua vita si è fermata insieme a quella dell’orologio. E all’ombra di un vecchio dolore i quattro amici passano quattro giorni incontrando le amiche di una volta, quelle con cui la vita da uomini è iniziata, tra popcorn e lambrusco, la mano di Ligabue è evidente, lui affonda le mani nella provincia italiana, la canta e la esalta nelle canzoni e ci prova nel cinema. [+]

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jackiechan90 lunedì 17 agosto 2015
"i vitelloni" secondo ligabue Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Alla sua seconda regia Ligabue riprende il filo lasciato da "Radiofreccia", di cui questo film può essere considerato tranquillamente un sequel. Sì perché dopo aver raccontato dei drammi e delle passioni della generazione degli anni 60, questo film si concentra sulla generazione successiva, una generazione in bilico tra vecchio e nuovo, tra vecchi e nuovi valori. Una generazione che si fa fatica a inquadrare, "che non li prende più nessuno perché loro non si fanno prendere". In definitiva l'unica generazione di uomini "liberi". Una libertà però che è data anche da una costante amarezza e sfiducia nel mondo data da una ferita troppo grande per essere rimarginata. Ligabue ci offre un campionario di tipi umani ben approfonditi, forse più di quanto ha fatto nel precedente film: Baygon, Libero, Biccio e Giove sono quattro amici quasi quarantenni di Correggio che decidono di partire per Rimini per rivivere un weekend fatto venti anni prima insieme a quattro ragazze. [+]

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jonnylogan sabato 23 ottobre 2021
quanto mi dai da 0 a 10? Valutazione 3 stelle su cinque
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Giove, Baygon, Biccio e Libero sono quattro amici di Correggio che decidono di ritornare a Rimini per trascorrere un fine settimana che venti anni prima venne interrotto dall’esplosione di una bomba alla stazione di Bologna.
 
Opera seconda del cantautore Reggiano e seguito ideale del successo di appena quattro anni prima (Radiofreccia) che avrebbe dovuto essere un unicum nel percorso cinematografico di Ligabue al quale la settima arte piace sia fruirla che usarla per dare corpo a quei protagonisti prima di tutto delle sue canzoni e solo poi dei suoi racconti che siano scritti o ripresi. Sempre la provincia, sempre quel luogo dell’anima che per una volta si sposta in riviera, a Rimini, per proseguire un vecchio fine settimana interrotto dalla più devastante strage dell’epoca moderna, con tanto di molta polvere depositata sotto il tappeto al grido di dimenticare per rimuovere. [+]

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mario santi lunedì 18 febbraio 2002
il mediano torna in panchina Valutazione 3 stelle su cinque
41%
No
59%

Dopo aver vinto il suo mondiale di celluloide come mediano, Ligabue voleva appendere la cinepresa al chiodo. Ma come dice Oscar Wilde 'Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni'. E difatti non ha resistito. Io purtroppo non ho resistito al confronto con il primo bellissimo film. Per riempire uno schermo cinematografico con una generazione ci vogliono dei grandi ricordi. I ricordi in bianco e nero di Marrakesh Express, i ricordi a a stelle e strisce de ‘Il grande freddo’ o i ricordi oltremanica di ‘Gli amici di Georgia’. I trentacinquenni proletari di Ligabue hanno sicuramente più problemi e spessore esistenziale dei trentenni borghesi di Muccino, quindi Rimini non può essere il loro cimitero esistenziale. [+]

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johnny paloma domenica 3 marzo 2002
"fatece largo che passamo noi..." Valutazione 2 stelle su cinque
40%
No
60%

dezzerardieci e' u firm de certi ecsregazzetti che vannarmare. infatti loro vanna rimini de corza perche' cor treno e' pericoloso. infatti loro tornano a napenzione dove cerano giastati da pischelli che se erano ammucchiati. poi loro sencotrano co le pischelle che pero' seso' umpo' ammuffite. poi infatti loro sedanno i voti. infatti ce sta uno che sona la chitara e canta ma tutti se rompono i coioni perche' so' le canzoni damedeominghi. poi ce' nantro che e' frocio ma no tanto che infatti naregazzetta ie fa vede le bocce. poi ce uno che core nudo e poi unantro che dice de esse baigo e invece poi se scopre che e' napiastrina der vape. poi quello che core nudo ie viene come na voia de fa erbarbecchiu'. [+]

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daniele'80 venerdì 8 aprile 2005
ripiegare... Valutazione 1 stelle su cinque
38%
No
63%

Alla seconda prova cinematografica dietro la macchina da presa,Ligabue ci regala un altro agrodolce ritratto generazionale.Quattro amici ultratrentenni si ritrovano a Rimini con altrettante quattro donne per terminare un weekend interrotto venti anni prima:è l'occasione per tirare un bilancio delle proprie vite.Il risultato del primo lungometraggio era stato alquanto mediocre e deludente:qui,purtroppo,non si intravedono consistenti segni di miglioramento.Anzi.E' vero che il tema dell'amicizia è stato approfondito in modo sufficientemente adeguato rispetto a 'Radiofreccia' e che anche i personaggi,soprattutto quelli maschili,sono caratterizzati maggiormente;ma è altrettanto vero che la sceneggiatura è alquanto debole e i dialoghi sono banali,scontati e infarciti di 'frasi fatte'. [+]

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sissa lunedì 19 agosto 2002
tavanata galattica Valutazione 0 stelle su cinque
27%
No
73%

Un'insalata russa di luoghi comuni, personaggi (ditemi cosa manca: gay, lesbiche, depressi, malati, mogli infedeli, eterni ragazzi, bisex). L'avessi scritto io (intanto avrei fatto sicuramente meglio), non mi avrebbero cagata nemmeno di striscio. Il rischio è che questo film-compitino delle elementari chiuda per sempre, causa precipitosa caduta verso il basso, il ciclo di film a sfondo generazionale iniziato da Muccino (notevolmente) e che per un certo senso faceva piacere vedere non fosse altro che vederci riflessi in qualcosa di diverso del solito specchio del bagno. La colpa sarà la sua, o il merito dipende dai punti di vista. Ma se questo era l'intento di Ligabue allora il suo film doveva essere visto in chiave ironica, occorrerebbe rivederlo. [+]

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giorgio la cira venerdì 1 marzo 2002
attori cani, soggetto scontato, sceneggiatura debole Valutazione 0 stelle su cinque
17%
No
83%

e dialoghi di una banalità sentenziosa che lascia esterrefatto il povero spettatore. Se Ligabue non fosse stato Ligabue questa ennesima trappola per trentenni non avrebbe mai visto la luce. E sarebbe stato meglio. Il ritmo ha tante di quelle cadute che per lo spettatore è difficile persino rimanere in sala. L'impressione finale è di essere stati truffati: chiedi un caffè, paghi, e ricevi una tazza di acqua calda.

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