Roberto Nepoti
La Repubblica
Contestato "film di chiusura" a Cannes 2002, And Now... Ladies and Gentlemen è uno strano pastiche cinematografico: da un lato pare proporsi come una commedia scanzonata; dall'altro emana sentore di sala operatoria. C'è Valentin (Jeremy Irons), ladro gentiluomo che fa fessi gioiellieri e polizia camuffandosi da hippy, da agente, da beduino e sotto abiti femminili; nel frattempo, gran seduttore, acchiappa le sottane di Alessandra Martines e Patricia Kaas che, delusa in amore, canta vecchi blues in un locale notturno. Senonché, le imprese del dongiovannesco Fregoli sono rievocate in flashback dal protagonista, colpito da un cancro al cervello.
Valentin e la cantante s'incontrano, scoprono di avere grandi affinità (soffrono entrambi di buchi nella memoria: umorismo involontario?), s'innamorano. Frattanto la Martines, fidanzata precedente, si consola in fretta con lo skipper Yvan Attal. Non resta che da risolvere la questione sanitaria, rimuovendo il tumore grosso come una mela: il che, a sentire Lelouch (umorismo nero?), pare una cosetta di routine.
Il regista francese non è un genio del cinema; però i suoi film, a volte, possiedono un certo fascino.
Non è il caso di questo, i cui personaggi girano per il mondo senza sapere dove andare, ridotti a delle figurine puramente iconiche e totalmente prive di spessore. Rebus senza chiave di soluzione, ibrido chirurgico di generi accoppiati malamente, And Now... soffre anche della presenza di Irons: bello e bravo quanto si vuole ma, humour, meno di zero.
di Roberto Nepoti, meno di zero.