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Verità apparente |
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Un film di Adam Brooks.
Con Cameron Diaz, Jordana Brewster, Christopher Eccleston, Blythe Danner, Patrick Bergin.
continua»
Titolo originale The invisible circus.
Thriller,
durata 92 min.
- USA 2001.
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voce narrante in prima persona, film "tradizionale
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| lunedì 24 luglio 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Un film "tradizionale" non banale, questo"The invisble circus"(Adam Brooks, da un romanzo di Jennifer Egan, sceneggiato da Adam Brooks, 2001), dove si passa dal Mai 1968 parigino alla protesta negli States contro la guerra in Vietnam(meglio: invasione USA)alla disperazione del terrorismo in Europa con la RAF(rote Armee Fraktion), alle esperienze con le drohe e al suicio. Il utto narrato dalla prtoagnista, la giovane Phoebe(Jordnana Brewaster), sorella minore di Faith(Cameron Diaz)l , che dagli States se ne va in Europa per ripercorrere, dapprima ad Amsterdam, poi a Parigi, infine in Portogallo, la vicenda esistenziale della sorella, che si era suicidata, anni prima, dopo aver condiviso esperienze di contestazione a Berkely, poi ancora a Parigi, poi a Berkino con la RAF, sucidandosi po in Portogallo; lo fa accompagnandosi con l'ex fidandzat dlela sorella, detto "Wolf", che aveva condiviso quasi tutto il tragirro politico.esistenziale con la soreall appunto, ma che le rivela la verita'"apparente"(come recita il titolo italiano)solo alla fine del viaggio. Francamente la narrazione sa di de'ja'vu, ma cio'non guasta, dato che oggi simao abituati a sequenze rapide, "strane"(di sbieco o dall'alto, dal basso, da prospettive incredibili), a un montaggio iper.rapido, mentre una narrazione piu'piana, con l'uso dei fllashbacks, come si usa qui, viene"elusa"o quasi, non proprio sempre, ma quasi... Film certamente non molto relcamizzato alll'epcoa, tratto da un romanzo (altrettanto)certamente non sciocco , uscito nel 1995, che non conosco ne'ho mai sentito parlarne(una"censura di mercato"che forse ha colpito libro e film da esso tratto);, che racconta i tormento di una generazione, la capacita'di ricostuire un se'e un io"diviso", per usare il titolo di un celebre(ma chissa'quanto letto, in realt')libro dell'allora antipsichiatra inglese David Laing, che poi"ha cambiato idea", ma l'espressione che e'quasi ossimor o meglio potrebbe parere tale, in realta'indica qualcosa che puo'anche essre intesa in senso meramente esistenziale, sempre ammesso che si possnao scindere esistenza e psicologia... Ottima interprete la Brewster, bene naturalmente anche Cameron DIaz, mentre Christopher Eccleston e'un ottimo Wolf. Musiche d'epoca, certo, ma non "strombazate"e neppure onnipresenti. Eugen
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