paolo carbonara
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mercoledì 3 settembre 2008
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remake un po troppo sottovalutato dalla critica
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Remake troppo sottovalutato dalla critica poichè più bello dell'originale.Non riesco proprio a capire cosa non vada a genio di questo film,forse perchè invece di una città spagnola è New York e quindi lo scenario è un po ingrandito? Forse perchè si è un pò prevenuti su Tom Cruise per via del suo modo di fare fuori dalle telecamere e forse perchè guida una Ferrari invece che un Maggiolino? Se è per questo allora sono solo sottigliezze,perchè non lo si può buttare giù per queste cose.Ho visto l'originale e a me pare che Vanilla Sky sia nettamente superiore,pur attenendosi quasi del tutto alla lettera,le cose sembrano essere più complete più chiare, i dialoghi sono più efficaci e i dettagli degli scenari vengono descritti da dove veengono presi:faccio riferimento al cielo ben dipinto da Cameron Crowe,che a differenza del regista spagnolo mette in risalto il Vanilla Sky presente nel quadro di Mone;poi la camminata di Tom con la Cruz,che è presa dalla fotografia della copertina del cd di Bob Dylan.
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Remake troppo sottovalutato dalla critica poichè più bello dell'originale.Non riesco proprio a capire cosa non vada a genio di questo film,forse perchè invece di una città spagnola è New York e quindi lo scenario è un po ingrandito? Forse perchè si è un pò prevenuti su Tom Cruise per via del suo modo di fare fuori dalle telecamere e forse perchè guida una Ferrari invece che un Maggiolino? Se è per questo allora sono solo sottigliezze,perchè non lo si può buttare giù per queste cose.Ho visto l'originale e a me pare che Vanilla Sky sia nettamente superiore,pur attenendosi quasi del tutto alla lettera,le cose sembrano essere più complete più chiare, i dialoghi sono più efficaci e i dettagli degli scenari vengono descritti da dove veengono presi:faccio riferimento al cielo ben dipinto da Cameron Crowe,che a differenza del regista spagnolo mette in risalto il Vanilla Sky presente nel quadro di Mone;poi la camminata di Tom con la Cruz,che è presa dalla fotografia della copertina del cd di Bob Dylan.Altro lato superiore sono le musiche che Crowe ha saputo inserire al posto giusto e al momento giusto,senza farne da padrona,come molti di voi critici dite.Poi c'è da dire che il talento del grande mr.Tom Cruise è straordinario.ha incarnato il personaggio molto meglio dell'attore spagnolo,che è stato anche premiato.Il messaggio che voglio lanciare è questo:non bisogna essere prevenuti sui film Hollywoodiani perchè nonostante le loro forti manie di grandezza,sono sempre loro i migliori e i più potenti.Perciò basta giudicare e zitti davanti a questo straordinario film che colpisce molto ed è in grado di cambiarti la vita,se anche tu la vivi inseguendo un sogno.Open your eyes.4,5
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andretotti
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martedì 26 maggio 2009
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un film completo
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Mi sono accostato a questo film pieno dei pregiudizi di una critica che l'aveva subissato e maltrattato. Ne sono uscito sbalordito: si tratta infatti di una vera lezione di cinema, a tutto tondo, dalla regia- Cameron Crowe è un regista con la R maiuscola- alla recitazione di un Tom Cruise in una delle sue migliori performance di sempre- come non menzionare poi Cameron Diaz e Penelope Cruz, nonchè l'ottimo Kurt Russell?-, dalla sceneggiatura alla scenografia, per poi sublimarsi nelle musiche- in particolare, cito la scena stupenda alla fine, quando David Aames si toglie la maschera per la prima volta dall'"arresto" e fugge via urlando "supporto tecnologico!" sotto le note della strepitosa "Good vibrations" dei Beach Boys-.
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Mi sono accostato a questo film pieno dei pregiudizi di una critica che l'aveva subissato e maltrattato. Ne sono uscito sbalordito: si tratta infatti di una vera lezione di cinema, a tutto tondo, dalla regia- Cameron Crowe è un regista con la R maiuscola- alla recitazione di un Tom Cruise in una delle sue migliori performance di sempre- come non menzionare poi Cameron Diaz e Penelope Cruz, nonchè l'ottimo Kurt Russell?-, dalla sceneggiatura alla scenografia, per poi sublimarsi nelle musiche- in particolare, cito la scena stupenda alla fine, quando David Aames si toglie la maschera per la prima volta dall'"arresto" e fugge via urlando "supporto tecnologico!" sotto le note della strepitosa "Good vibrations" dei Beach Boys-. Ma sono diverse le scene da cineteca, di quelle che fanno venire i brividi: la corsa iniziale e onirica- ma tremendamente affascinante- in una città vuota di presenze umane, la scena romantica dell'incontro con Penelope Cruz, quella agghiacciante dell'incidente, e ancora le varie espressioni del polivalente Cruise, che appare come il tipico affarista-bello-ricco-sicuro di sè all'inizio (ruolo che del resto gli è congeniale), per poi disvelare un'incredibile capacità poliedrica nel presentarsi come un relitto sociale, un uomo dimenticato dalla società, dall'amicizia, dalla fortuna, e soprattutto dall'amore (e anche qui come non ricordare la stupenda scena della discoteca, con la risata orribile di David quando nel bagno degli avventori lo scherniscono o anche quel drammatico miagolìo- così umiliante- di fronte a Sofia che non ha il coraggio di dirgli che tutto è cambiato, che lui, la sua faccia, ma anche il suo carattere, la sua sicurezza, non sono più come prima?). Ci sarebbe ancora tanto da dire, compresa la parte stupenda- e anche qui condita da musiche sensazionali (One of us su tutte)- del momento in cui David fa l'amore con Sofia che poi diventa la Diaz. Quello che mi fa rabbia, tuttavia, è che molto meno è stato detto: e molti errori interpretativi si sono a mio avviso abbattuti su questo film. I soliti luoghi comuni legati a un sequel, per lo più americano, per lo più avente come protagonista un attore così "commerciale" come Cruise: non ci vuole molto a capire come mai la critica si sia così accanita. Ma si tratta, appunto, di luoghi comuni. Certo qualche pecca c'è: una su tutte, il personaggio del supporto tecnologico lo odio vivamente. Non solo per quella faccia monoespressiva- del resto è tecnologico-, ma proprio per la retorica in cui molto spesso scadono le sue affermazioni (l'unica notte d'amore con Sofia), per quei "forzati" rimandi a frasi del film (il dolce e l'amaro, i gatti ecc.) che sì sono belli, ma un po' scontati alla fine, tanto da rendere l'ultimissima scena-che davvero poteva fare il capolavoro- un po' posticcia. Sul resto c'è da togliersi il cappello. Tanti hanno affermato che l'originale è un'altra cosa: io sono d'accordo. "Apri gli occhi" è un bel film, non c'è dubbio, ma non è all'altezza di questo. Bella storia, non supportata tuttavia da tutte le peculiarità che rendono a mio avviso Vanilla Sky una delle produzioni più significative e suggestive degli ultimi anni.
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[+] uno dei pochi film degni degli ultimi anni
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[+] il remake batte l'originale..
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luis
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martedì 5 febbraio 2008
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ci rivedremo in un'altra vita..quando saremo gatti
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Un cielo vaniglia, simbolo di un mondo onirico, l'idealità voluta dal subconscio che detta le leggi sull'esistenza. Ma l'esistenza è così imperfetta che può rendere amaro persino un sogno. Così, stile matrix, il protagonista sceglie la pillola rossa e si risveglia. Il mondo va vissuto, l'ideale dell'amore perfetto nn è ciò che vogliamo. L'amore è bello proprio perchè può finire, proprio perchè il mondo in cui si consuma, si usura, si cricca esalta ancor più i momenti idilliaci. Ogni amore è eterno nel momento nel momento in cui si vive e perituro, effimero quando lo si astrae. Vivere la vita non un sogno. Inseguire gl'ideali ma non vivere un ideale. Rendere eterna l'anima per un momento, un solo momento, l'aura dorata del fuoco della felicità.
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Un cielo vaniglia, simbolo di un mondo onirico, l'idealità voluta dal subconscio che detta le leggi sull'esistenza. Ma l'esistenza è così imperfetta che può rendere amaro persino un sogno. Così, stile matrix, il protagonista sceglie la pillola rossa e si risveglia. Il mondo va vissuto, l'ideale dell'amore perfetto nn è ciò che vogliamo. L'amore è bello proprio perchè può finire, proprio perchè il mondo in cui si consuma, si usura, si cricca esalta ancor più i momenti idilliaci. Ogni amore è eterno nel momento nel momento in cui si vive e perituro, effimero quando lo si astrae. Vivere la vita non un sogno. Inseguire gl'ideali ma non vivere un ideale. Rendere eterna l'anima per un momento, un solo momento, l'aura dorata del fuoco della felicità. Non scordiamolo mai: la felicità è vivere la vita vera.
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bad
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mercoledì 6 febbraio 2002
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vanilla sky: matrix vs total recall?
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Sarebbe un peccato rovinare un film così interessante e coinvolgente (a mio avviso) caricandolo eccessivamente con tutti i gossip riguardo Cruise e la Cruz.. dopotutto non è possibile che si siano veramente innamorati?..non importa. Il film appartiene alla categoria dei film futuristi (ormai non tanto) quali MAtrix, Total Recall, Strange Days, il Tagliaerbe, ecc..
e come i suoi predecessori Vanilla Sky si preoccupa di trasmettere allo spettatore un sentimento importante: quello dell'unicità, inteso come la coscienza del fatto che la nostra vita è stupenda perchè imprevedibile e unica, a volte difficile. L'ingrediente forse più forte e importante che caratterizza il film è senza dubbio quello dell'amore, rappresentato come la forza imprevedibile e intensa in grado di sconvolgere la più solida delle esistenze.
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Sarebbe un peccato rovinare un film così interessante e coinvolgente (a mio avviso) caricandolo eccessivamente con tutti i gossip riguardo Cruise e la Cruz.. dopotutto non è possibile che si siano veramente innamorati?..non importa. Il film appartiene alla categoria dei film futuristi (ormai non tanto) quali MAtrix, Total Recall, Strange Days, il Tagliaerbe, ecc..
e come i suoi predecessori Vanilla Sky si preoccupa di trasmettere allo spettatore un sentimento importante: quello dell'unicità, inteso come la coscienza del fatto che la nostra vita è stupenda perchè imprevedibile e unica, a volte difficile. L'ingrediente forse più forte e importante che caratterizza il film è senza dubbio quello dell'amore, rappresentato come la forza imprevedibile e intensa in grado di sconvolgere la più solida delle esistenze. Non penso che chi si siederà davanti allo schermo per vedere questo film ne uscirà indifferente e distaccato.. Buona visione!
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elma82
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mercoledì 25 marzo 2009
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una fissazione?!?
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Forse esagero, ma concedetemelo:c'è stato un periodo in cui capivo se una persona avesse qualcosa in comune con me a seconda di ciò che pensava di questo film.Follia?No!!!In realtà ho dovuto vedere Vanilla Sky almeno tre volte, prima di comprenderlo a fondo. In seguito,ho letteralmente amato la colonna sonora,che,insieme alla fotografia,rappresenta parte integrante di questa magica pellicola. Remake dello spagnolo "Abre los ojos",del quale ha sviluppato in chiave fantasy un'ottima idea iniziale (però...a parte la bravissima Penelope...lode agli attori americani!). Non so davvero dire che cosa di questo film mi rapisca ogni volta...sarà perché ogni scena è legata ad una bellissima canzone,perché ogni frase racchiude un significato profondo, ed è difficile da dimenticare.
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Forse esagero, ma concedetemelo:c'è stato un periodo in cui capivo se una persona avesse qualcosa in comune con me a seconda di ciò che pensava di questo film.Follia?No!!!In realtà ho dovuto vedere Vanilla Sky almeno tre volte, prima di comprenderlo a fondo. In seguito,ho letteralmente amato la colonna sonora,che,insieme alla fotografia,rappresenta parte integrante di questa magica pellicola. Remake dello spagnolo "Abre los ojos",del quale ha sviluppato in chiave fantasy un'ottima idea iniziale (però...a parte la bravissima Penelope...lode agli attori americani!). Non so davvero dire che cosa di questo film mi rapisca ogni volta...sarà perché ogni scena è legata ad una bellissima canzone,perché ogni frase racchiude un significato profondo, ed è difficile da dimenticare...("te lo dirò in un'altra vita, quando saremo tutt'e due gatti...";"il dolce non è mai troppo dolce, senza prima l'amaro";"è la ragazza più triste che abbia mai tenuto in mano un Martini"). Fatto sta che...chi non l'avesse visto deve almeno provare!Non è detto che il giudizio sia positivo,anzi. Ma questo film non potrà lasciarvi indifferenti.
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[+] ti capisco
(di nerazzurro)
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nerazzurro
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giovedì 9 settembre 2010
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il remake... più bello
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Cast, regia,e di tutto di più alle stelle. Forse la scelta di per brani per la colonna sonora sono un po antiquati ma quelli azzeccati sn stupendi . Sigur ros, freur,.. grandi artisti di ieri e recenti accompagnano tutto il film.
Un film emozionante, commovente, disperato, che consiglio a chiunque.
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pjmix
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sabato 12 febbraio 2011
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apri gli occhi..
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Vanilla Sky: un film particolarissimo, un continuo domandarsi cosa sia sogno e cosa sia realtà, cosa sia vero e cosa sia fantasia. David Aames ( Tom Cruise) è un uomo ricco che gestisce una società ereditata dal padre; tra soldi e belle donne conduce una vita da sogno, ma una cosa sembra mancargli: il vero amore. Lo trova in Sofia (Penelope Cruz), ragazza artista, bella e intelligente. Finalmente David sembra davvero felice, ma uno sfortunato incontro con la sua spasimante, Cameron Diaz, lo porta tragicamente ad un brutto incidente in cui viene compromesso gravemente il suo viso. David cade in depressione e da questo momento in poi il film diventa poco chiaro, non del tutto lineare; David sta sognando o sta vivendo? Il finale chiarisce tutto, anche se magari qualcuno si aspettava di meglio.
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Vanilla Sky: un film particolarissimo, un continuo domandarsi cosa sia sogno e cosa sia realtà, cosa sia vero e cosa sia fantasia. David Aames ( Tom Cruise) è un uomo ricco che gestisce una società ereditata dal padre; tra soldi e belle donne conduce una vita da sogno, ma una cosa sembra mancargli: il vero amore. Lo trova in Sofia (Penelope Cruz), ragazza artista, bella e intelligente. Finalmente David sembra davvero felice, ma uno sfortunato incontro con la sua spasimante, Cameron Diaz, lo porta tragicamente ad un brutto incidente in cui viene compromesso gravemente il suo viso. David cade in depressione e da questo momento in poi il film diventa poco chiaro, non del tutto lineare; David sta sognando o sta vivendo? Il finale chiarisce tutto, anche se magari qualcuno si aspettava di meglio. Bella fotografia, una buona regia, contando che il film è di complessa realizzazione. Per gli amanti del genere sono 2 ore spese bene.
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fausta rosa
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venerdì 13 aprile 2012
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sono le piccole cose...niente è più grande!
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il film assorbe tutte le energie dello spettatore, ne frantuma le coordinate spazio temporali e i legami causali, e gioca con la sua attenzione confondendolo e costringendolo a chiedersi se quello a cui assiste e' un sogno, un ricordo, un’allucinazione, una fantasia o una realtà alterata, smontata e ricostruita.
O una realta' modificata.
Triste il messaggio ultimo di questa complessa e intensa scrittura: a volte la vita che facciamo non ci piace totalmente. E allora proviamo , inconsapevolmente, a ricostruirla, mettendo insieme frammenti che hanno lasciato il segno e che abbiamo dimenticato ma non cancellato , trascurato ma non cestinato, eluso senza convinzione.
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il film assorbe tutte le energie dello spettatore, ne frantuma le coordinate spazio temporali e i legami causali, e gioca con la sua attenzione confondendolo e costringendolo a chiedersi se quello a cui assiste e' un sogno, un ricordo, un’allucinazione, una fantasia o una realtà alterata, smontata e ricostruita.
O una realta' modificata.
Triste il messaggio ultimo di questa complessa e intensa scrittura: a volte la vita che facciamo non ci piace totalmente. E allora proviamo , inconsapevolmente, a ricostruirla, mettendo insieme frammenti che hanno lasciato il segno e che abbiamo dimenticato ma non cancellato , trascurato ma non cestinato, eluso senza convinzione. E riaffiorano, prendono corpo, si materializzano rendendoci arbitri assoluti di noi stessi
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chrychry
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mercoledì 1 giugno 2011
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la felicità tra verità e illusione
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David (Tom Cruise) è un giovane fortunato che ha tutto dalla vita, e che prende quello che vuole senza problemi, Julie (Cameron Diaz) compresa. Alla festa del suo compleanno incontra Sofia (Penelope Cruz), della quale si innamora. Ma questa vita da sogno s‘interrompe bruscamente quando Julie, gelosa, sceglie di suicidarsi in un incidente stradale, dopo aver persuaso David a salire in macchina con lei.
David rimane sfigurato, e da allora realtà e illusione si confondono irrimediabilmente. Il sogno si trasforma in un incubo con la leggerezza di un gesto, lo stesso che ai suoi occhi trasforma Julie la carnefice in Sofia la salvatrice. David inizia a portare una maschera che considera la sua vera faccia, e viene accusato di aver ucciso la donna che ama.
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David (Tom Cruise) è un giovane fortunato che ha tutto dalla vita, e che prende quello che vuole senza problemi, Julie (Cameron Diaz) compresa. Alla festa del suo compleanno incontra Sofia (Penelope Cruz), della quale si innamora. Ma questa vita da sogno s‘interrompe bruscamente quando Julie, gelosa, sceglie di suicidarsi in un incidente stradale, dopo aver persuaso David a salire in macchina con lei.
David rimane sfigurato, e da allora realtà e illusione si confondono irrimediabilmente. Il sogno si trasforma in un incubo con la leggerezza di un gesto, lo stesso che ai suoi occhi trasforma Julie la carnefice in Sofia la salvatrice. David inizia a portare una maschera che considera la sua vera faccia, e viene accusato di aver ucciso la donna che ama.
Cameron Crowe dirige un Tom Cruise che incontra nel film aspetti della sua vita reale, la relazone con Penelope Cruz per esempio, e si incrociano così anche sul set realtà e finzxione, così come sulla pellicola. Un film incredibile, tratto da "apri gli occhi" di Alejandro Amembar, e perfettamente rivisto in una versione meno europea, ma estremamente toccante.
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luigim
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sabato 20 settembre 2008
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perché girare un remake solo quattro anni dopo?
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Di norma il remake, come la cover, trova la sua ragion d’essere nella ricerca dell’innovazione, nella sperimentazione, nell’approfondimento dell’opera originale. Caso unico nella storia del cinema (prima che “Vanilla Sky” uscisse nelle sale) era il recente “Psycho” di Van Sant, che, però, riproducendo pedissequamente dialoghi, scene e riprese del film di Hitchcock, si giustificava nel voler omaggiare, più che nel volergli donare il colore (scelta che sarebbe controproducente in quanto era proprio il bianco e nero a donare quell’atmosfera inconfondibile ai film del maestro del brivido), questo capolavoro. Perché, allora, decidere di rigirare a soli quattro anni di distanza il film forse più riuscito di Alejandro Amenàbar? Per farlo conoscere al grande pubblico? Per spostare la location da Madrid a New York e studiarne l’effetto? Per sfruttare un successo che, a conti fatti, “Abre los ojos” oltre i confini spagnoli non aveva avuto? O semplicemente perché Tom Cruise s’era innamorato della sceneggiatura e desiderava gigioneggiare nel ruolo che era stato di Eduardo Noriega? Probabilmente è quest’ultima la verità.
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Di norma il remake, come la cover, trova la sua ragion d’essere nella ricerca dell’innovazione, nella sperimentazione, nell’approfondimento dell’opera originale. Caso unico nella storia del cinema (prima che “Vanilla Sky” uscisse nelle sale) era il recente “Psycho” di Van Sant, che, però, riproducendo pedissequamente dialoghi, scene e riprese del film di Hitchcock, si giustificava nel voler omaggiare, più che nel volergli donare il colore (scelta che sarebbe controproducente in quanto era proprio il bianco e nero a donare quell’atmosfera inconfondibile ai film del maestro del brivido), questo capolavoro. Perché, allora, decidere di rigirare a soli quattro anni di distanza il film forse più riuscito di Alejandro Amenàbar? Per farlo conoscere al grande pubblico? Per spostare la location da Madrid a New York e studiarne l’effetto? Per sfruttare un successo che, a conti fatti, “Abre los ojos” oltre i confini spagnoli non aveva avuto? O semplicemente perché Tom Cruise s’era innamorato della sceneggiatura e desiderava gigioneggiare nel ruolo che era stato di Eduardo Noriega? Probabilmente è quest’ultima la verità. E Amenàbar dovette capirlo, altrimenti non si sarebbe (giustamente) rifiutato di rimettere le mani su un film che meglio di così ormai non sarebbe potuto più riuscire. Così mr. Cruise si appellò al buon Crowe (che l’aveva già diretto in “Jerry Maguire”) e si accontentò di convincere Penelope Cruz (sua futura compagna) a rivestire ancora una volta l’abito di Sofia. Non disprezzando di offrire ad Amenàbar, probabilmente in segno di stima e rispetto, la produzione dell’ottimo “The Others”. Sin dalle prime scene, ci si rende conto che a “Vanilla Sky” (il cui titolo deriva da un quadro di Monet esposto nella casa del protagonista e poi richiamato nel finale) manca qualcosa, ma ci si convince che è soltanto déjà-vù e ci si ostina ad arrivare fino alla fine. Però poi si conclude che non siamo dalle parti di “Psycho” (e quindi del semplice omaggio), ma che Cameron Crowe ha deciso d’innovare dove non c’era assolutamente da innovare e ha tagliuzzato qua e là qualche dialogo e qualche scena tutt’altro che inutili. Ad esempio, uno dei punti di forza era la ripetuta visione del risveglio di Cèsar (ora David) che quasi automaticamente andava a guardarsi allo specchio: perché tagliarlo? Oppure perché insistere così tanto su David che corre per una Broadway deserta quando è soltanto un prologo (e peraltro un sogno)? La stessa Cruz, a quattro anni di distanza, costruisce un personaggio completamente diverso, mentre il protagonista/produttore ride e sorride così tanto che non si avverte minimamente il trauma psicologico che dovrebbe vivere dopo l’incidente (e, a dirla tutta, nemmeno quello fisico... i suoi sfregi sono graffietti in confronto al volto mostruoso di Noriega: lui sì che aveva bisogno d’indossare una maschera per nascondersi, mentre Cruise sembra essere reduce da nulla più che una scazzottata particolarmente violenta). Va detto che il regista dimostra il suo pregio e cioè che, da ex giornalista della bibbia musicale “Rolling Stone” quale è, ha uno spiccato senso di selezione musicale (e anche qui si tratta di belle canzoni, ma molto spesso fuori luogo, al punto da alleviare la tensione che bisognerebbe creare in determinati momenti). Ma va aggiunto anche che viene fuori il suo difetto: sarà che non è di sangue latino, ma la sua idea di cinema mal si sposa con la trama sospesa a metà tra sogno e realtà e si sofferma, soprattutto nel finale, a fornire fin troppe spiegazioni. E allora sorge una domanda: poiché molte di queste considerazioni discendono dal fatto che i due film sono imparagonabili, cosa sarebbe “Vanilla Sky” senza aver visto “Apri gli occhi”? Discreto.
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[+] mi sa tanto che io invece ho visto l'originale
(di paolo carbonara)
[ - ] mi sa tanto che io invece ho visto l'originale
[+] non c'è niente da riguardare
(di luigim)
[ - ] non c'è niente da riguardare
[+] a proposito
(di luigim)
[ - ] a proposito
[+] ma dai!
(di domiu.u)
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