Alessandra Levantesi
La Stampa
Coniato da Horace Walpole, Serendipity significa “il massimo della felicità” ovvero, per dirla con le parole del film, “incidente fortunato”. In ogni modo il senso non cambia. Per un caso, alla vigilia di un Natale di qualche anno Jonathan incontra ai grandi magazzini di Bloomingdale l'inglesina Sara in vacanza a New York. Attratti l'uno dall'altra, i due vanno a pattinare a Central Park e termimano la serata nella pasticceria Serendipity. Pur sentimentalmente impegnati, non intendono lasciarsi sfuggire l'occasione offerta dal destino. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (1932 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 27 Dicembre 2001