Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
Gruppo di famiglia in un pantano. È La Ciénaga, opera prima della regista argentina Lucrecia Martel, coraggiosamente proposto in versione originale sottotitolata. Il titolo allude appunto a una palude, a uno stagno. In ogni caso un luogo poco sano, dove l’acqua è torbida e gli organismi vanno in putrefazione. Sabbie mobili, melma che ricopre ogni cosa: come metafora dell’Argentina, attanagliata da un’abissale crisi economica, non c’è male. Il film della Martel è tuttavia più ambizioso, non limitandosi a una pur pungente critica sociale. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (1946 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 15 Luglio 2001