paolp78
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martedì 15 agosto 2017
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tutto ben fatto, ma manca qualcosa
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Film che appartiene al filone originato dal celebre "La stangata", dove in sostanza viene messa in scena una truffa (o una serie di truffe) cervellotica e ben architettata, con l'immancabile colpo di scena finale.
A paragone di molti altri film di queste genere, questo si fa preferire.
I suoi punti di forza sono: un'ottima sceneggiatura, impreziosita da bei dialoghi, diretti e con battute veramente azzeccate; un cast ottimo, con prove attoriali di grandissimo spessore, su tutte quelle di Gene Hackman e Danny De Vito, che ho trovato in straordinaria forma (due veri attori di razza che hanno pienamente meritato il successo avuto nella loro lunga carriera), ma anche Sam Rockwell e gli attori che interpretano i due complici di Hackman (Delroy Lindo e Ricky Jay - ques'ultimo credo sia la prima volta che lo vedo); ed infine un ottimo ritmo, grazie al quale il film regge egregiamente sino alla fine, senza mai stancare.
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Film che appartiene al filone originato dal celebre "La stangata", dove in sostanza viene messa in scena una truffa (o una serie di truffe) cervellotica e ben architettata, con l'immancabile colpo di scena finale.
A paragone di molti altri film di queste genere, questo si fa preferire.
I suoi punti di forza sono: un'ottima sceneggiatura, impreziosita da bei dialoghi, diretti e con battute veramente azzeccate; un cast ottimo, con prove attoriali di grandissimo spessore, su tutte quelle di Gene Hackman e Danny De Vito, che ho trovato in straordinaria forma (due veri attori di razza che hanno pienamente meritato il successo avuto nella loro lunga carriera), ma anche Sam Rockwell e gli attori che interpretano i due complici di Hackman (Delroy Lindo e Ricky Jay - ques'ultimo credo sia la prima volta che lo vedo); ed infine un ottimo ritmo, grazie al quale il film regge egregiamente sino alla fine, senza mai stancare.
La regia è buona, senza particolari virtuosismi, ma comunque molto asciutta. La scena della sparatoria finale non è malvagia.
Tuttavia, nonostante tutto quello che ho detto, la pellicola non lascia il segno.
Il motivo lo si comprende se si raffronta questa pellicola con il film capostipite del genere, appunto "La Stangata".
Quel film, che comunque nel complesso era di livello superiore anche per altri motivi, resta indimenticabile per il finale a sorpresa che riesce realmente a sorprendere: ricordo ancora che quando lo vidi per la prima volta (tanti anni fa) rimasi assolutamente di stucco ed entusiasta per quel finale imprevedibile, che sembrava inverosimile, ma che invece stava perfettamente in piedi, in modo magico.
Gli altri film che si sono ispirati al capolavoro con Newman e Redford non sono stati capaci di fare altrettanto: questo non fa eccezione ahimè.
Sin dall'inizio ed in varie fasi del film, lo spettatore è come se venisse avvisato che ci sarà il colpo di scena finale (e anche più di uno) o il tradimento di quel personaggio nei confronti di quell'altro ecc.; così quando il "colpo di scena" arriva veramente, non riesce ad avere l'effetto sorpresa che si voleva ottenere.
Forse si sarebbe davvero ottenuto l'effetto sorpresa se il film fosse finito senza gli stra-annunciati tradimenti, fregature e controfregature.
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