Lietta Tornabuoni
La Stampa
Un altro buon film testimonia del periodo di felicità creativa vissuto adesso dal cinema dell'Iran, della sua rara capacità di conciliare il realismo quotidiano con uno stile alto di gran sapienza estetica. Il regista Payami, 35 anni, nato a Teheran, è cresciuto in Canada prima di tornare a lavorare nel suo Paese; il film è finanziato soprattutto dagli italiani di Fabrica Cinema (Marco Muller) e di Rai Cinema, dagli svizzeri della tv in lingua italiana e della Fondazione Monte cinemaverità. Ma la presenza straniera non sembra avere influenza sul film prettamente iraniano, salvo forse per una doppia faccia che la storia presenta. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2543 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 2 novembre 2001