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"The Prancer's Return"(2001) di Joshua Butler, bel film natalizio, è decisamente in linea con la situazione tipica del"genere", appunto, natalizio. La famiglia del bambino si è trasferita da poco in una cittadina diversa da quella originaria, il bambino stesso è in crisi per la separazione della madre, come ovviamente la madre stessa. In più, da ragazzino sensibile e timido, è oggetto di scherzi atroci da parte dei coetanei e dei ragazzini un po'più grandi, ma proprio qui si inserisce, nel"punto critico", la riscossa o la reazione al challenge da parte del ragazzino. incontra una renna, si convince, non a caso, che si tratti della figlia di Prancer, renna di babbo Natale e che sarà capace di volare seguendo, anzi trainando(sorry)la grande slitta natalizia. La tiene in casa nascondendola, la salva con ogni mezzo da chi vorrebbe sopprimerla in quanto considerata"pericolosa", finché... Ben realizzato, pieno di divertenti colpi di scena comico-avventurosi alternati a momenti decisamente commoventi(in quanto non si può non essere empatici con il bambino e con la renna), il film , che forse ha solo il torto di un"back-ground"di fondo non sempre opportuno in quanto ripetitivo(altra cosa i Christmas's songs", reggendosi anche sull'interpretazione di Gavin Fink(il bambino), di Stacy Edwards(la madre), di John Corbett(lo spasimante buono della mamma lasciata sola dal marito), da Michael O'Keef(il vilain, lo spasimante cattivo), da un Jack Palance in un'interpretazione commovente da anziano"farmer", dove è da segnalare che sarebbe stata la sua ultima interrpretazione(sarebbe morto circa un lustro dopo), si segnala come uno dei film-simbolo del genere in questione. El Gato
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