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"The Prancer's Return"(JOshua Butler, scenegaitura di Greg Taylor, 2001)si segnala come film di Natale degli anni Duemila(dovremmo dire dei primi anni Diuemila, forse, mah...)in quanto unisce il tema"magico"(Prancer renna di Sant Claus che raggiungera'la magica slitta del suo"capo" )a quello umano.normale del bambino in crisi per la separazione dei genitori, tra l'alrto dopo un recnete trasloco, preso in giro dai comupagni per la sua sensibilita', ma anche bistrattato dal maestro, che fa amicizia con un anziano Farmer. TUtto in qualche modo si fonde e viene a"unirsi"in una melodia natalizia che viene"supportata"dai"Christmas'Songs", come e'inevitabile, non senza che vi sia una sintesi feconda; e chi odia o almeno disprezza i"Chrtismas's movies"(non i"cinepanettoni", che sono altro, un'altta cosa)dovrebbe riflettere sul fatto che almeno una volta all'anno si dovrebbe avere una sensibilita'diversa rispetto a quanto si "vieve normalmente", con il solito"tran tran".... Decisamente si parla di una condizione"diversa"da quella quotidiana, di un qualcosa che, sia a causa dell'abitudin e e del "condizionamento culturale"o invece di convinzione profonda(dove non e'da escludere, invero, che le due dimensioni si fondano), si realizza quale unicum-hapax, come qualcosa di"eccezionale". Intepreti convincenti, decisa convergenza di tutti gi elementi(fotoagrafia, scenografia, musica di sottofondo e musiche)contriubuiscono a creare quello che e'certo un"prodotto"ma che non e'giusto venga considerato unicamente come tale. El Gato-.Eugen
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