Conspiracy. Soluzione finale |
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Un film di Frank Pierson.
Con Kenneth Branagh, Claire Bullus, Stanley Tucci, Simon Markey, David Glover.
continua»
Formato Film TV,
Drammatico,
durata 92 min.
- USA 2001.
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La banalità del maledi NicoleFeedback: |
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domenica 30 gennaio 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Conspiracy, la soluzione finale" è un film che mette sul palcoscenico i principali fautori dell'avvenimento storico più atroce della storia dell'umanità, ovvero lo sterminio della razza ebraica. I riflettori sono puntati sui sentimenti, le idee e le posizioni dei gerarchi nazisti responsabili della cosiddetta "soluzione finale della questione ebraica", che aveva lo scopo di determinare con esattezza quale sarebbe stata la sorte di milioni di ebrei presenti nel Reich. Un unico luogo, una villa enorme, antica, fredda, avvolta nella nebbia di una Berlino in pieno inverno, fa da scenario ad una riunione che ci viene presentata come un usuale pranzo di lavoro; è un’ambientazione perfetta che rispecchia appieno le personalità che partecipano alla conferenza. È ammirevole come un’ora e mezza di dialogo, interrotto solo da brevi pause, attorno ad un unico tavolo, con sempre le stesse persone, non risulti minimamente noioso o pesante. Lo spettatore ha l'impressione di potersi sedere con i maggiori esponenti della Germania nazista senza alcun problema, godendo di un lussuoso pranzo, sorseggiando del buon vino, fumando un sigaro e scambiandosi battute in un ambiente di conversazione estremamente sereno. Il paradosso della brutalità delle parole che le nostre orecchie percepiscono e la nonchalance con la quale vengono pronunciate, tra un sorso di vino e un altro, è destabilizzante e affascinante. Ho trovato l'inizio del film estremamente efficace, infatti viene subito dato un contesto storico chiaro. L'attesissimo arrivo del generale Heydrich fa intendere subito che è lui che prenderà le redini della conferenza, mentre la presentazione a turno dei partecipanti, ci permette di individuare le varie personalità che sono sedute intorno al tavolo. In un range di umanità che va dalla sterilizzazione all'eliminazione totale e fulminea di tutti coloro che hanno anche una minima parte di sangue ebraico in corpo, porta lo spettatore a prendere le parti di uomini mostruosi (quelli con le idee più moderate), ed è una sensazione che quasi arreca sensi di colpa. È un film storico che rivela i sentimenti e le idee celati dietro l’Olocausto. Nei film riguardanti la Shoa siamo abituati a vedere la sofferenza e la disperazione delle vittime di questa tragedia, mentre con Cospiracy abbiamo la possibilità di analizzare coloro che si trovavano dall’altra parte, e ciò è sorprendentemente interessante. Il frammento migliore del film è quell’unico momento, infeimidesimale, ma di una potenza emotiva indescrivibile, quando viene dichiarato da Heydrich che sarebbero morti 2500 ebrei ogni ora… ecco in quel brevissimo momento di silenzio, all’interno di quelle macchine piene di odio si scorge, minuscolo, l’essere umano. Anche il finale l’ho trovato davvero geniale, la frase di Kritzinger che si domanda se mai si riuscirà a rivedere la luce, alla quale si sussegue la scena di Heydrich che spegne le luci della villa, creano un connubio perfetto, chiudendo abilmente il sipario di un film degno di nota.
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