La tarda età di un uomo senza più uno scopo spinge quest’ultimo a crearsi un nemico per dare un senso alla sua esistenza.
Esposizione banale, non ci si aspetti granché dal regista in questa specifica prova in cui tutto fluisce quasi fosse un semplice episodio di un qualsiasi telefilm giornaliero, nessun azzardo, nessuno sconvolgimento, nessuna prova o dimostrazione della sua abilità se mai ce ne sia.
Ciò che colpisce è proprio la trama, geniale, dalla mezz’ora in poi diviene serrata e avvincente, intrigante per la curiosità di come questo strampalato protagonista possa reagire e posso assicurare che le sua azioni non sono mai banali o previste. Spunti ironici alleggeriscono il drammatico scorrere degli eventi tanto che quasi si può pensare di stare a guardare una divertente commedia, commedia che però è sempre pronta a smentirsi e a stupire.
Sconvolgente è poi l’approccio al dualismo tra il protagonista e il suo avversario, si gioca sempre sul filo tra buono e cattivo senza mai capire chi sia veramente dalla parte del torto e chi invece abbia ragione sebbene è già chiaro fin dal principio il losco piano di Harry e la bontà d’animo del povero George.
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