Codice: Swordfish

Finalmente un action movie diverso dal solito.Con un intro che è già un piccolo cult e dei personaggi tridimensionali.Se anche tu sei stufo di vedere il buono senza macchia ed il cattivo senza qualità questo è il film che cerchi.Qui il cattivo di turno (uno straordinario e sorprendente Travolta) ha una morale pattriottica che lo muove ed il buono non è poi così puro come sembra.I caratteri si intreciano nella storia e si fondono con la musica e la fotografia per formare un raro equilibrio.Contrariamente e quel che dice Travolta nel prologo del film Hollywood non produce solo merda, basta saper scegliere....

Non è una recensione.
E il mio punto di vista.
Non guardo a questo film cinematograficamente, dico solo che una storia che sembra impossibile, che potrebbe piacere ad un ragazzino, suggerisce quella che è la politica internazionale americana: CIA corrotta FBI ambigua, patrioti muscolari che si muovono nell'illegalità e hanno rapporti stretti con il potere mi rinviano la realtà americana di questi ultimi anni, dalle Torri gemelle ad oggi.
Gli Americani sono capaci di narrarsi, di raccontarsi negli aspetti più ambigui e pericolosi.
Sul piano cinematografico il film è accettabile, non ci sono buoni ne' cattivi, come poi è la realtà. [+]

Non è una recensione.
E il mio punto di vista.
Non guardo a questo film cinematograficamente, dico solo che una storia che sembra impossibile, che potrebbe piacere ad un ragazzino, suggerisce quella che è la politica internazionale americana: CIA corrotta FBI ambigua, patrioti muscolari che si muovono nell'illegalità e hanno rapporti stretti con il potere mi rinviano la realtà americana di questi ultimi anni, dalle Torri gemelle ad oggi.
Gli Americani sono capaci di narrarsi, di raccontarsi negli aspetti più ambigui e pericolosi.
Sul piano cinematografico il film è accettabile, non ci sono buoni ne' cattivi, come poi è la realtà.

Si guarda piacevolmente.
Barbara Brillanti [-]

"Swordfish"(20021, Dominic Sena, sceneggiatura di Skip Woods)è la storia di un hacker che viene cooptato con l'inganno in un'organizzazionbe clandestina, con finalità antirerrorsitiche, sorta di riedizione di un'organizzazione segreta creata da J.Edagr Hoover, già leader dell'FBI, discusso uomo"politico"scomaprso nel 1972, ora diretta da un anti-teroirista ex.secret agent, colto ma fanatico, disposto ad ogni scopo pur di fare gli interessi degli States ma anche e soprattutto i propri. Happy end finale per lo hacker, che vuole recuperare l'affidamento della figlia, ora educata per decisione processuale dalla mdre, schiava del0acol e del suo nuovo marito, miliardario del"porno". [+]

"Swordfish"(20021, Dominic Sena, sceneggiatura di Skip Woods)è la storia di un hacker che viene cooptato con l'inganno in un'organizzazionbe clandestina, con finalità antirerrorsitiche, sorta di riedizione di un'organizzazione segreta creata da J.Edagr Hoover, già leader dell'FBI, discusso uomo"politico"scomaprso nel 1972, ora diretta da un anti-teroirista ex.secret agent, colto ma fanatico, disposto ad ogni scopo pur di fare gli interessi degli States ma anche e soprattutto i propri. Happy end finale per lo hacker, che vuole recuperare l'affidamento della figlia, ora educata per decisione processuale dalla mdre, schiava del0acol e del suo nuovo marito, miliardario del"porno". E happy end anche per il fanatico vero protagonista(un John Travolta che regge a stento il ruolo)come anche per la sua collaboratirce apparente vittima resa da Halle Berry, all'epoca a inizio carriera o quasi. Il fim m è incocludente, privo di sostnziale referenzialità(quali le azioni antitterroristiche, in fun fim, forse realizzato prima del famoso 11 settembre 2001, ma"politically correct"al punto da evitare ogni riferimento storico-.poltico preciso, tanto da susitare la domanda. "Ma che cosa si vuole dimostrare", dato che il cenno iniziale e anche qualche allucisone del corpus del fim d'cè, all'antiterrotrismo?". Scialbo, pieno di esplosioni che illuminano il cielo, senza essere in alcun modo(anzi)"epifaniche") tecnicamente non mal realizzato(sarebbe quas impossibile, con i mezzi tecnici, già disponibili da fine anni 1990...), il film puù incnetrarsi o sul fanatismo individuale oppure sulla caparbia, comprensibile volontà d ello hacker in lotta con l'ex moglie per la"custodia"della bambina ora affidata alla madre. Tra il larmoyant e il cattivo nietzschainesimo(superomismo andato a male, possiamo ben dire)del protagonista ex-agente segreto e ora fanatico assetore di valore ipernazionlisti made in USA. Deicisamente un film inutile, sprecato(anche, appunto, a livello di mezzi tecnici impiegati, dove non si sa bene dove il fim vada a parare, in deifnitiva, come detto sopra), "sciatto"per la trascuratezza, che può essere anche motivata(ma sarebbe stato sciocco e anche contraddittorio, dopo aver lanciato qualche segnale di riferiment poltico.storici precisi)dalla volontà di evitare possibili rappresaglie. Benino Halle Berry e Juck Hackman, quale hacker anzi superhacker, in evidente difficoltà Travolta, che "strafà"quando ciò sarebbe assolutamente da evitare.    El  Gato [-]

Action altamente presuntuoso, in cui il temibile  e misterioso Gabriel, per rubare fondi governativi, si affida a Stanley, il miglior hacker sulla piazza. La sceneggiatura vorrebbe rimescolare più volte le carte, vorrebbe ribaltare la situazione più volte cercando di ravvivare la storia, compresa la sorpresa finale sull'identità dello stesso Gabriel. Col risultato che falle, incoerenze e illogicità non si contano più e la regia di Sena appare deludente, imboccando immediatamente le vie del fracasso, della confusione e della banalità più sfrenati giusto per fare spettacolo. Si salvano i primissimi minuti, in cui il regista mostra il suo tocco autoriale, ma poi si lascia fin troppo andare, la trama fa acqua, anzi ne imbarca a più non posso  in una serie di esagerazioni realmente non necessarie. [+]

Action altamente presuntuoso, in cui il temibile  e misterioso Gabriel, per rubare fondi governativi, si affida a Stanley, il miglior hacker sulla piazza. La sceneggiatura vorrebbe rimescolare più volte le carte, vorrebbe ribaltare la situazione più volte cercando di ravvivare la storia, compresa la sorpresa finale sull'identità dello stesso Gabriel. Col risultato che falle, incoerenze e illogicità non si contano più e la regia di Sena appare deludente, imboccando immediatamente le vie del fracasso, della confusione e della banalità più sfrenati giusto per fare spettacolo. Si salvano i primissimi minuti, in cui il regista mostra il suo tocco autoriale, ma poi si lascia fin troppo andare, la trama fa acqua, anzi ne imbarca a più non posso  in una serie di esagerazioni realmente non necessarie. Fotografia giallastra, protagoniste femminili hot e qualche citazione sono gli ingredienti principali di un film adrenalinico che , purtroppo, considera la storia un optional. Jackman inoltre appare del tutto fuori ruolo, affatto credibile nell'impersonale l'hacker mentre Halle Berry fa pochissimo e parla pochissimo mostrando solo il suo "lato" migliore. Travolta nemmeno convince, il ruolo del cattivo gli era riuscito meglio in "Face/off". E' il classico prodotto americano moderno, di quelli da vedere a cervello disattivato, di largo consumo, in cui monitor, schermi e portatili rappresentano le ossessioni della società moderna e il protagonista apre il portatile con la stessa naturalezza con cui gli eroi degli anni '50 aprivano l'accendino per accendere l'ennesima sigaretta. Ha il merito innegabile di produrre ansia e fobie, per il resto è solo un polpettone ultraspettacolare, futile e ossessivamente accurato come il più moderno degli oggetti hi-tech. Non un vero thriller, piuttosto tanta (troppa) azione coatta, sesso in dosi massicce, più che nella media dei film di genere, da vedere coi pop-corn accanto. [-]