Quello che le ragazze non dicono

Lietta Tornabuoni

Il cinema dei Vanzina (Carlo regista, Enrico soggettista, tutt'e due i fratelli sceneggiatori) appartiene di solito a tre generi: comico ( Vacanze di Natale), sentimentale ( Piccolo grande amore), satira di costume ( Le finte bionde). Adesso, con Quello che le ragazze non dicono, il cinema Vanzina si estende al film di ragazze: un genere che piaceva molto negli Anni Quaranta fascisti ( Violette nei capelli dal romanzo di Luciana Peverelli, Nessuno torna indietro dal romanzo di Alba de Céspedes), che è arrivato sino agli Anni Cinquanta ( Le ragazze di piazza di Spagna di Luciano Emmer, Le ragazze di Sanfrediano di Valerio Zurlini), che è stato ripreso dalla televisione ( Commesse). [...]

di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2194 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 15 Novembre 2000